Un gruppo armato pronto a tutto pur di affermare la propria egemonia criminale a Castel Volturno e sottrarlo all’influenza del clan Dei Casalesi. Nelle prime ore della mattinata, nelle province di Caserta e Napoli, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 persone. Sono gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona, con le aggravanti di aver agito per motivi abbietti, in più persone, avvalendosi dell’uso di armi e di aver agito con metodo mafioso.
Nuovo gruppo armato a Castel Volturno, sei arresti
Le indagini sono partite nel settembre del 2021 e hanno permesso di documentare come uno dei destinatari del provvedimento, grazie alla disponibilità di una ingente somma di denaro e ad un agguerrito seguito di complici, stesse pianificando e organizzando un preciso piano criminale per affermare la propria leadership criminale a Castel Volturno. L’uomo cooptava nell’organizzazione nuove persone, avvalendosi di un vero e proprio rito di affiliazione. Nel corso del rito all’affiliato veniva consegnato loro un anello quale simbolo del loro vincolo associativo.
Il commando sfidava la supremazia territoriale dei Clan dei Casalesi seminando il panico trai commercianti. Gli episodi criminali contestati vanno infatti dalle rapine alle estorsioni e ai danneggiamenti a esercizi commerciali del luogo. Nell’elenco dei reati commessi, non mancano anche pestaggi ed atti intimidatori perpetrati mediante l’uso di armi. In alcune circostanze sono stati altresì esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco. L’aspetto forse più inquietante è poi rappresentato dai sequestri di persona a scopo estorsivo effettuati nei confronti di “gestori” di piazze di spaccio, con lo scopo di affermare la propria egemonia su Castel Volturno.
Sequestrato intero arsenale
Le perquisizioni eseguite nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, con l’impiego di unità cinofile e personale dei vigili del fuoco, quest’ultimi per rimuovere le difese passive create presso l’abitazione di colui che le indagini consentono di ritenere il leader del gruppo criminale, hanno consentito di rinvenire armi nonché ulteriore materiale a riscontro delle risultanze investigative.