Mugnano. È un dolore grande quello che esprime la mamma di Gabriella Cipolletta, di sfuggita parla con i giornalisti che la attendevano sotto casa: “Facciamo tutto questo affinché non accada più che una ragazza di soli 18 anni entri in una sala operatoria senza sapere se uscirà viva”.
Doveva essere un intervento di routine, ma qualcosa è andato storto. Gabriella Cipolletta, 19enne di Mugnano, ha perso la vita al Cardarelli dopo un’interruzione volontaria di gravidanza.
La giovane è arrivata in ospedale nella mattina di ieri, l’intervento sarebbe dovuto durare pochi minuti, le dimissioni in giornata. Ma le cose non sono andate proprio così. Alle 12 entra in sala operatoria, dopo qualche ora Gabriella ha un’emorragia. Subito viene trasportata in rianimazione, le fanno ben quattro trasfusioni e una laparotomia esplorativa per capire le cause he hanno portato all’incontenibile emorragia. Dall’esame però non è stato possibile riscontrare nessun motivo evidente di quanto accaduto. Inutile anche l’intervento del primario. La giovane pare fosse stata invitata ad interrompere la gravidanza da un medico. Non sapeva di essere incinta, lo aveva scoperto solo dopo una cura per un fungo alla pelle e pare le avessero detto che l’assunzione di quei medicinali avrebbero potuto portare problemi al feto. Ma sul caso ci sarà da indagare.
La vicenda è subito giunta al ministero della salute. La Lorenzin ha inviato gli ispettori al Cardarelli. Il presidente De Luca ha immediatamente chiesto una relazione. Sul caso è stata aperta un’indagine. Subito comunicata la notizia ai familiari è scattata una rissa tra parenti in reparto. C’è chi dice tra i familiari della giovane e quelli del fidanzato. Lei pare non volesse abortire, era stata costretta. Non si conoscono ancora i motivi ma è comprensibile lo stato animo di una famiglia che ha perso una figlia a soli 19 anni.