Brent Renaud, 51 anni, giornalista americano, è stato ucciso vicino Kiev. L’uomo era insieme ad un collega Juan Arredondo, rimasto ferito, stava filmando i profughi in fuga da Irpin.
Giornalista americano ucciso dai russi a Kiev
I due erano vicino ad un checkpoint quando sono stati raggiunti da diverse raffiche di proiettili. Renaud è stato colpito al collo ed è morto all’istante mentre il collega è stato trasferito in ospedale.
Lo riporta Ukrinform pubblicando le foto del suo tesserino Press, il suo passaporto e il suo corpo ricoperto di sangue: «Gli occupanti stanno cinicamente uccidendo anche i giornalisti dei media internazionali che stanno cercando di mostrare la verità sulle atrocità delle truppe russe in Ucraina.
Un corrispondente di 51 anni del New York Times è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco oggi a Irpin. Un altro giornalista è ferito», le sue parole sul social media.
Siamo profondamente tristi per aver saputo della morte di Brent Renaud. Brent era un talentuoso filmaker che ha lavorato per anni con il New York Times – si legge sul profilo Twitter del quotidiano americano – . Sebbene abbia lavorato con il Times in passato (il più recente nel 2015), lui non era assegnato ad alcun servizio per il Times in Ucraina.
Le notizie sul fatto che lavorasse per il Times sono circolate perché aveva addosso un tesserino stampa del Times che aveva ricevuto per servizi molti anni fa.
Chi era Bren Renaud
Brent Renaud, nato il 2 ottobre 1971 nel Tennessee, era un documentarista e fotografo che ha iniziato la sua carriera coprendo gli attacchi terroristici dell’11 settembre a New York e la successiva guerra in Afghanistan. Per il New York Times, ha seguito il terremoto di Haiti, la guerra alla droga in Messico e ha prodotto la serie TV “Off to War”, su un’unità della Guardia Nazionale dispiegata in Iraq.