Un giudice del tribunale dei minori di Napoli condannato a dieci mesi di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. L’accusa è gravissima: avrebbe adescato diverse bambine sui social network attraverso un profilo falso.
Napoli, giudice del tribunale dei minori adesca bambine: condannato
A emettere la sentenza il tribunale monocratico di Roma dove il procedimento è stato incardinato. La vicenda risale agli anni 2016-2017. Il giudice, secondo quanto ricostruito dalle indagini, avrebbe creato prima un profilo falso; poi avrebbe contattato decine di bambine (con una media di 9 contatti al giorno) per adescarle e inviare loro messaggi sessualmente espliciti. Sarebbero quasi ventimila i messaggi inoltrati.Un vero e proprio schema con cui l’uomo contattava abitualmente le minori con l’obiettivo di turbarle. Sarebbero state proprio le giovani vittime a riportare le conversazioni ai genitori permettendo così di avviare le indagini. Non è chiaro se il giudice pedofilo abbia avuto anche contatti fisici con le bambine. Gli investigatori appureranno eventuali sviluppi.
“La caramella buona” si costituisce parte civile
Massima la soddisfazione espressa dal presidente della Onlus “La caramella buona”, Roberto Mirabile: «Quando siamo venuti a conoscenza di tale condotta, abbiamo valutato approfonditamente quanto in nostro possesso e abbiamo deciso di costituirci parte civile al processo perché combattiamo la pedofilia da 25 anni e lo facciamo con ancora più forza quando a macchiarsi di questo reato sia un soggetto che dovrebbe proteggere i bambini e non importunarli. Grazie al lavoro del nostro avvocato Monica Nassisi siamo riusciti a confermare con forza il quadro accusatorio e il giudice ha condannato l’imputato nonostante il Pubblico Ministero ne avesse richiesto l’assoluzione».