Mister D’Aniello: “Con l’Udinese non mi è piaciuto il mancato ritorno al 4-3-3 nell’ultimo quarto d’ora. Con Atalanta il Napoli dovrà comandare il gioco”

“Nel calcio moderno, fossilizzarsi su una formazione preparata prima e non adeguarsi alla situazione del momento, è da stupidi. Con l’Udinese, non mi è piaciuto che il Napoli non sia tornato al 4-3-3 nell’ultimo quarto d’ora: non si dà la responsabilità a Juan Jesus di gestire l’ultimo assalto dell’Udinese negli ultimi 5′. Avrei fatto uscire Anguissa e Osimhen negli ultimi sette minuti in 11 contro 10 prevenendo un possibile errore dell’arbitro che poi c’è stato e ci priverà di Osimhen con l’Atalanta”.

Mister D’Aniello: “Con l’Udinese non mi è piaciuto il mancato ritorno al 4-3-3 nell’ultimo quarto d’ora. Con Atalanta il Napoli dovrà comandare il gioco”

E’ l’analisi di mister Pasquale D’Aniello, intervenuto nella puntata odierna di Club Napoli All News in onda su Teleclub Italia rispetto alla gara di Udine, ma con la lavagna tattica già proiettata alla gara di Bergamo. “Schierandosi lì con il 4-2-3-1 si chiede di ripiegare agli attaccanti esterni per arginare quelli dell’Atalanta dove non potrai più giocare palla alta in avanti senza Osimhen. Quello che è certo – ha osservato il mister – è che se non gestisci il gioco, loro ti asfaltano fisicamente ed determinante che Lobotka tenga palla e sia al centro del gioco”.

“Loro giocano uomo contro uomo, ma con le squadre più stanche e con Lozano che attacca la profondità -ha puntualizzato D’Aniello – non è semplice prenderlo per Palomino e soci. Io giocherei a tre dietro se Rrahmani non fosse stato squalificato e quindi con un 3-4-3. Del resto, Spalletti all’andata si è messo così, a specchio. L’assenza di Di Lorenzo? Se avesse giocato meno, quel minutaggio lo avrebbe avuto Zanoli che non sarebbe l’esordiente di turno”.

Tuttavia, “il Napoli sta facendo di tutto per smaturare chi giocherebbe titolare ovunque come Zielinski e Fabian – ha affermato il tecnico – ma il tifoso medio spesso non considera che chi gioca sottopunta deve legare il gioco. Zielinski, ad esempio, con l’Inter ha dovuto marcare Brozovic e con l’Udinese, invece di mettere palla nello spazio, ha tentato di fare un tunnel di controbalzo d’esterno che non aveva senso in quel momento”. In questo rush finale per lo scudetto, “il jolly me lo giocherei in casa con la Fiorentina il prossimo 10 aprile perché – ha concluso mister D’Aniello – potrebbe esserci una situazione favorevole per noi”.

Di Antonio Di Monaco

 

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