Il Dantedì è la giornata nazionale dedicata al sommo poeta Dante Alighieri: celebra in Italia ogni 25 marzo. La data è stata approvata il 17 gennaio 2020, in vista della commemorazione per il settecentesimo anniversario della sua morte, avvenuta il 14 settembre 1321. Scopriamo cosa è il Dantedì, il significato e perchè si festeggia.
Dantedì, 25 marzo 2022: cosa è e come nasce
Il Dantedì è una giornata nazionale istituita per ricordare Dante Alighieri. La data è stata approvata il 17 gennaio 2020, in vista della commemorazione per il settecentesimo anniversario della morte del poeta, avvenuta il 14 settembre 1321.
L’idea del Dantedì è nata da un editoriale del giornalista e scrittore Paolo Di Stefano, apparso sul Corriere della Sera il 19 giugno 2017, nel quale veniva ipotizzata una giornata che fosse dedicata a Dante Alighieri.
Lo stesso Di Stefano ha ribadito la proposta in più occasioni sempre sullo stesso giornale, precisamente il 3 febbraio 2018 e il 24 aprile 2019, cui è seguita una campagna di promozione sempre sul quotidiano milanese. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, ha approvato la direttiva per istituire il Dantedì il 17 gennaio 2020. La proposta venne accolta da intellettuali e studiosi, oltre a prestigiose istituzioni culturali come l’Accademia della Crusca, la Società Dantesca Italiana, la Società Dante Alighieri e l’Associazione degli Italianisti nella Società Italiana per lo studio del pensiero medievale.
Dantedì, 25 marzo 2022: significato
Il nome “Dantedì” è nato da una chiacchierata tra il linguista Francesco Sabatini e lo stesso Di Stefano: l’istituzione finale di questa giornata sarebbe avvenuta il 4 luglio 2019 a Milano, nella sala Buzzati del Corriere, durante un evento organizzato dalla Fondazione Corriere.
La prima e la seconda edizione si sono svolte digitalmente a causa della pandemia da Covid.
Dantedì: perchè si festeggia il 25 marzo
Il Dantedì si festeggia nella data del 25 marzo in quanto corrisponde allo stesso giorno del 1300 in cui, secondo la tradizione, Dante si perde nella “selva oscura”.
Questo momento segna quindi l’inizio del viaggio di Dante nell’Inferno, che lo condurrà poi al Purgatorio e si concluderà con l’arrivo in Paradiso.