Movimento Polis: “Giugliano, un paese in via di degenerazione”

È innegabile come Giugliano negli ultimi 5 mesi sia diventata una zona franca, dove ogni cosa è lecita: dal utilizzare gli ampi marciapiedi realizzati con il progetto Più Europa come posti auto, al ricadere nelle pessime consuetudini di ammassare i rifiuti in diversi punti strategici, non rispettando di fatto la differenziata.

Certamente sono piccoli illeciti, di fronte alla deriva anarchica che questo paese sta subendo. Dove ogni giorno, la cronaca lancia una notizia nuova di qualche furto o di qualche atto intimidatorio, che avvilisce quella volontà di riemergere da un tempo buio scandito dalla lunga crisi economica e dagli scenari territoriali più recenti.
Eppure, nonostante la parentesi del commissariato che ha cercato di dare dignità ad un popolo e incentivare un certo spirito di riscatto, ci ritroviamo con un centro storico delimitato che trasforma tutto in periferia.
Molto spesso utilizzato in modo incapace e utilizzando risorse economiche ingenti in modo incosciente. Un paese che dopo le 21 piomba nella desolazione più profonda e nell’involontà di frequentare piazze o luoghi di aggregazione, dove non ci sia il minimo pericolo di sorseggiare un caffè senza piombare in uno scenario da assalto al saloon o passeggeria lungo il Corso, sentendo degli spari in lontananza indirizzati ad una saracinesca.

Nonostante questa deriva, Giugliano si è trasformata in una Gotham City, dove invece di allertare le forze dell’ordine affinché possano controllare in modo assiduo le strade del nostro paese con qualche volante ( cosa che invece avviene in contingenze assurde, come l’episodio del fucarazzo di piazza Matteotti), ci si preoccupa di creare un paese di eventi con minisagre della polpetta, fine a se stessa e che non eleva culturalmente un popolo ad essere civile, ma a partecipare a gare “internazionali” di mangiatori di polpette!

Insomma l’imbarbarimento della società, accostata ad una condizione sociale degradante in mano alle microcriminalità e alle dinamiche di un clan Camorristico, che dopo il duro colpo inferto due anni fa, si sta ricostruendo e che vuole ritornando a diventare protagonista nello scenario politico, prima possibile.

Come considerare tutto ciò?
Incapacità amministrativa, negligenza, miopia acuta della politica locale o, semplicemente, distrazione di massa attraverso bancarelle del torrone e sagre disparate ( nonché il più antico mezzo del panem et circenses)?

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