Melito. Era andata in bagno Maria – nome di fantasia – quando è stata aggredita alle spalle da una sua compagna di scuola. La bulla, che probabilmente frequenta un’altra sezione, l’ha colpita con schiaffi e pugni, provocandole anche un grosso ematoma all’occhio.
Melito, violenza a scuola: schiaffi e pugni in bagno: “Pensavo fossi un’altra”
L’aggressione si è verificata lo scorso 17 marzo, nell’istituto comprensivo “Marino Guarano” di Melito. I genitori, ascoltati da Tele Club Italia, hanno raccontato che cosa è accaduto alla figlia.
Secondo il papà della vittima, l’aggreditrice si sarebbe resa conto in un secondo momento che la figlia non era la persona che stava cercando. E così, a fatto compiuto, avrebbe chiesto scusa a Maria cercando anche di giustificare quella violenza gratuita. Le avrebbe detto, infatti, di “averla scambiata per un’atra compagna”. Dopodiché la bulla si è dileguata, lasciando la giovane con il volto ancora dolente sola nel bagno. L’aggressione è durata circa venti minuti, durante la quale nessuno si è accorto di nulla.
Maria, spiegano i genitori, ha poi contattato la mamma per chiederle aiuto. La donna le ha suggerito di tornare in classe e di attendere il suo arrivo. Quando la signora ha raggiunto l’istituto scolastico, si è diretta verso l’ufficio della presidenza dove c’era sua figlia. La dirigente scolastica si è subito attivata per individuare la studentessa bulla ma – nonostante l’identikit fornito da Maria – non è stata ancora identificata.
Le condizioni di Maria
Per fortuna l’adolescente sta bene. Ha lasciato la scuola che frequentava per trasferirsi in un’altra. Subito dopo l’aggressione, è stata accompagnata dalla mamma in ospedale dove i medici l’hanno visitata, riscontrandole un ematoma vicino all’occhio giudicato guaribile nel giro di 5 giorni.
L’appello dei genitori
“Noi siamo molto provati. Siamo arrabbiati, non ce l’abbiamo con la bambina. Se una ragazzina fa un gesto del genere probabilmente vede quotidianamente scene di violenza in casa”, ha spiegato il papà di Maria ai microfoni di TeleClubItalia.
“Io e mia moglie siamo molto arrabbiati con la scuola: non è possibile che una ragazzina trascorra 20 minuti nel bagno e la professoressa non vada a controllare o che non ci sia un collaboratore scolastico nei paraggi”, ha aggiunto lanciando anche un appello: “Più controllo da parte dei genitori verso i comportamenti sbagliati dei figli”.