Il Presidente Mattarella sarà ad Acerra nella giornata del 25 aprile, per celebrare la Festa della Liberazione: il luogo è considerato un simbolo della Resistenza, in quanto nel piccolo comune campano, tra il primo e il 3 ottobre del 1943, la ferocia dei nazisti causò 88 morti accertati e numerosi dispersi per un massacro messo in pratica dal reggimento “Hermann Göring”. Vediamo le parole del Presidente e il programma previsto per il suo arrivo in Campania.
Presidente Mattarella ad Acerra per il 25 aprile
«Da Acerra, idealmente, abbracceremo tutti gli altri luoghi che videro l’eroismo, la sofferenza e, troppo spesso, la morte di quanti si sacrificarono per consegnarci un Paese libero e democratico. Nelle carceri e nei lager, a Cefalonia come a Montelungo»: queste le parole pronunciate al Quirinale lo scorso venerdì, in occasione dell’incontro con le associazioni partigiane, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Oggi, infatti, in occasione della Festa della Liberazione, sarà in Campania, precisamente ad Acerra, particolarmente legata alla celebrazione del 25 aprile. Nel comune campano, tra il primo e il 3 ottobre del 1943, la ferocia dei nazisti causò 88 morti accertati e numerosi dispersi per un massacro messo in pratica dal reggimento “Hermann Göring”.
Il programma
II Capo dello Stato sarà accolto in piazza Angelo Soriano e poi si recherà al Castello dei Conti. Mattarella ricorderà quella tragedia, correlandola a quella che sta attualmente vivendo il popolo ucraino. Il Presidente Mattarella ha, infatti, voluto lanciare un forte richiamo agli italiani: «Nella ricorrenza della data che mise fine alle ostilità sul territorio italiano, viene un appello alla pace. Alla pace non ad arrendersi di fronte alla prepotenza. Fu un’esperienza terribile; che sembra dimenticata, in queste settimane, da chi manifesta disinteresse per le sorti e la libertà delle persone, accantonando valori comuni su cui si era faticosamente costruita, negli ultimi decenni, la convivenza pacifica tra i popoli».
Cosa è successo ad Acerra
Ad Acerra, nel 1943, i tedeschi attaccarono i civili dopo il ferimento di un soldato addetto alla requisizione di automezzi, sparando contro tutti coloro che tentarono di uscire dalle case. In quelle notti, furono compiute una lunga serie di violenze contro la popolazione, che alla fine reagì e tentò di contrastare il nemico con i pochi mezzi a disposizione: gli uomini risposero agli spari con fucili da caccia, le donne organizzano i blocchi delle strade con i carretti e le masserizie e anche la Chiesa scese in piazza a difendere la popolazione.
Nel 1999 alla città di Acerra è stata assegnata la medaglia d’oro al valor civile, per il coraggio e lo spirito di solidarietà.