Giugliano, rapina al negozio cinese: titolari picchiati e buttati fuori dal negozio

Violenta rapina a Giugliano, 15enne finisce nel carcere di Nisida. Il minore, difeso dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, è accusato, insieme a due complici, di aver rapinato un negozio cinese sito in via Aviere Mario Pirozzi.

Giugliano, rapina al negozio cinese

Secondo una ricostruzione, i tre balordi, durante il colpo, hanno colpito la titolare con il calcio della pistola alla testa; all’intervento del marito, hanno colpito l’uomo con calci, fino a scaraventarlo a terra dopo averlo trascinato fuori dal negozio.

Martedì mattina l’interrogatorio di garanzia per il minore, che già risponde di altre rapine, tra cui un’altra nei confronti del benzinaio dell’energas di via Oasi del Sacro Cuore, anch’egli preso a schiaffi per aver reagito ai malviventi. Le indagini sono state condotte dagli agenti di polizia del commissariato di Giugliano – Villaricca.

I fatti precedenti

Sono stati tutti arrestati i membri della baby gang ritenuta responsabile del pestaggio di un benzinaio di Giugliano avvenuto giusto un mese fa. L’episodio fu denunciato con la diffusione sui social di un video dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Borrelli che oggi dà notizia dell’avvenuto fermo.

Tutti i minorenni sono ritenuti responsabili di aver compiuto, in concorso tra loro, una o più rapine a mano armata in danno di esercizi commerciali del centro cittadino di Giugliano in Campania, in un arco temporale di tre mesi, a brevissima distanza l’una dall’altra.

Le prime due rapine sono state commesse tra Natale e Capodanno scorsi in danno di un supermercato e di una pharmasanitaria, l’ultima, risalente allo scorso mese di febbraio, è stata perpetrata ai danni di un distributore di benzina.

In tutti i casi i rapinatori hanno adoperato una pistola per minacciare le vittime e per farsi consegnare il danaro provento delle giornate di lavoro; nell’ultimo caso, come mostrano le immagini delle telecamere di sorveglianza del distributore rapinato, uno degli indagati, dopo aver conseguito l’incasso, ha anche aggredito con inaudita violenza l’addetto al rifornimento, colpendolo ripetutamente con il calcio della pistola sulla testa e con calci e pugni sul corpo dopo averlo fatto cadere per terra.

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