Referendum 2022: polemiche sulla scelta per nomina diretta degli scrutatori

Si avvicinano le elezioni e il referendum del prossimo 12 giugno e arrivano – puntuali – le polemiche sulle nomine degli scrutinatori. In questi giorni, le commissioni elettorali dei vari comuni stanno infatti valutando se – come prevede la norma nazionale – scegliere le persone impegnate al seggio su nomina diretta o per sorteggio.

Nella maggior parte dei comuni a nord di Napoli ha prevalso il primo metodo. Non mancano tuttavia le polemiche. A Casoria l’opposizione compatta ha chiesto il sorteggio. Di seguito l’intervista al consigliere Orsino Esposito, consigliere d’opposizione e capogruppo PD a Casoria.

Meno unita la minoranza ad Afragola. Dove – come scrive il consigliere d’opposizione Antonio Iazzetta – “parte dell’altra minoranza non ha voluto mantenere la linea della richiesta del sorteggio e, di fronte ai tentennamenti della maggioranza che non è apparsa compatta sulla scelta per nomina, ha preferito ‘trattare’ sul numero di Consiglieri ‘spettanti’ piuttosto che scegliere il sorteggio”.

Polemiche anche a Frattamaggiore. Qui il 19 maggio scorso era stata protocollata dalle consigliere Carla Ambrico e Angelica Argentiere di LiberiAmo Fratta la richiesta di procedere a sorteggio per la nomina degli scrutatori ed era stato proposto alla commissione elettorale comunale di adottare un codice etico che considerasse lo stato di occupazione e la situazione economica dell’aspirante scrutatore. Anche a Frattamaggiore tuttavia si è optato per la nomina diretta dei 106 scrutatori impegnati nei seggi del prossimo 12 giugno.

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