Continuano le estorsioni o tentate estorsioni sui cantieri edili dell’area nord di Napoli scoperte dai carabinieri. L’ultima operazione riguarda Crispano e alcuni lavori per il rifacimento del centro storico della cittadina. A finire in manette con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso due uomini del posto: si tratta del 53enne Antonio Esposito e del 40enne Bruno Franzese.
Crispano, racket sul cantiere: due arresti
Le indagini, condotte dai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono partite a seguito della denuncia di un imprenditore nei primi giorni del mese di aprile. L’uomo ha dichiarato di aver ricevuto un’estorsione del 3% rispetto all’importo dei lavori che ammontava a 600.000 euro.
Una tangente di circa 18mila euro che sarebbe stato possibile pagare a rate: la prima a pasqua, la seconda ad agosto e l’ultima a Natale. Con coraggio ha però denunciato il fatto e – dopo opportuni accertamenti basati su analisi dei sistemi di video sorveglianza, riscontri sul territorio e riconoscimenti fotografici – i due sono stati individuati. Sia Esposito che Franzese si trovano ora in carcere.