“Per chi volesse provare l’emozione di ammazzare una persona può venire giù al mio domicilio e spararmi addosso anche un intero caricatore”. È quanto scritto sui social da Roberto Coppola, papà di Gianluca, il 27enne ucciso a colpi di pistola in viale Europa a Casoria, da Antonio Felli. L’assassino è stato condannato a 20 anni di reclusione.
Una sentenza che ha lasciato l’amaro in bocca ai genitori di Gianluca che chiedevano la condanna all’ergastolo. “Mi chiedo se la vita di mio figlio non vale quanto quella di Willy, i fratelli Bianchi hanno avuto l’ergastolo senza nemmeno aver usato un arma”.
Roberto ricorda bene qui tragici momenti. Tutta la scena, infatti, è avvenuta davanti ai suoi occhi. L’uomo ha più volte descritto la drammaticità di quelle sequenze che non potrà mai più dimenticare, dicendo che Felli aveva indirizzato anche verso di lui la pistola.
Gianluca Coppola ucciso a Casoria, il post durissimo del papà
Oggi sulla bacheca delle pagine social dedicate alla memoria di Gianluca il genitore ha deciso di pubblicare il durissimo post: “Vi assicuro che poi la pena per avere ucciso una brava persona, almeno così mi definisce qualcuno, non sarà una pena lunga, tra rito abbreviato e vari sconti di pena, la condanna non supererà i 10-12 anni”.
Poi conclude: “Per favore fate girare questo messaggio. Magari c’è qualcuno che vuole provare il brivido di ammazzarmi e di rimanere quasi impunito, io sono a disposizione per farmi sparare un intero caricatore, anche alle spalle, non ho problemi. Grazie, dimentico, io esco alle 5 del mattino per andare a lavorare, vi sarà più facile venirmi a sparare.”