25mila euro per avere la certezza di essere assunti come operatore ecologico all’interno della società Asia. È l’allarme lanciato da Claudio Cecere del M5S e Paolo Mancuso assessore all’Ambiente e ex magistrato anticlan. Ad anticipare la notizia è Il Mattino.
Dite a tutti che chi promette il posto di lavoro in Asìa è un truffatore. Denunciatelo. Non potrà garantire nulla. Circolano voci di richieste da 25mila euro per avere la certezza di essere assunti. Dite a tutti – racconta Mancuso rivolgendosi al pubblico di piazza Municipio a Napoli – che questi personaggi sono truffatori e come tali vanno denunciati. E ancora: Dite a tutti che chi si propone di facilitare l’accesso a questa piattaforma e al concorso è un truffatore e va denunciato e se non lo vogliono denunciare non gli diano ascolto. Le cifre richieste sono altissime, le famiglie si indebitano e finiscono in mano a usurai e strozzini di varia natura. Sono truffatori che vanno denunciati promettono soltanto utili per loro non potranno garantire null’altro. Sono in attesa di una fonte autorevole che mi spieghi come stanno le cose perché girano messaggi e voci stranissime.
Dunque sarebbe partita anche un’indagine per capire il sistema messo in piedi da alcuni soggetti ignoti che avrebbero promesso posti di lavoro riguardo al concorsone per assumere 500 nuovi operatori ecologici in Asìa. Ora i riflettori sul concorsone sono accesi e la speranza è che in tempi brevi si faccia chiarezza.
L’allarme usura sul concorso Asìa
Il tema lavoro, assicurarsi “un posto di lavoro” è il sogno dei centinaia di migliaia di persone. Una pure illusione ottica e nulla più. Perché chi cerca lavoro difficilmente ha l’immediata disponibilità di 25mila euro – questo il prezzo stabilito dal mercato dell’illegalità – per entrare in Asìa. E ci si deve per forza rivolgere agli usurai e agli strozzini. L’usura è una delle principali piaghe che affligge i napoletani indigenti che crescono in maniera esponenziale – e l’usura è l’arma della camorra, che ha liquidità illimitata, per attirare e far vivere l’illusione di un lavoro sicuro in chi soffre, ha sottolineato Mancuso.