Licola, rifiuti galleggianti e acqua marrone: scatta il divieto di balneazione

Schiuma, rifiuti galleggianti e alghe morte. E’ lo scenario che si è presentato agli occhi di molti bagnanti in questo weekend di fine luglio tra Licola e Varcaturo, nei comuni di Pozzuoli e Giugliano. Ieri il sindaco puteolano Luigi Manzoni ha firmato l’ordinanza che dispone il divieto di balneazione nel tratto di mare di “Lido di Licola”.

Licola, scatta il divieto di balneazione

Sono 899 i metri di spiaggia dove non si potrà fare il bagno. Si tratta della costa che va dall’alveo dei Camaldoli fino ai confini con il comune di Giugliano. Il divieto è arrivato in seguito a un’ordinanza firmata ieri dal primo cittadino di Pozzuoli sulla base dei prelievi effettuati dall’Arpac. Nell’attesa di nuove analisi, la zona costiera di Licola sarà interdetta ai tuffi. Già agli occhi dei turisti e dei clienti degli stabilimenti del resto non era sfuggita la pessima qualità delle acque, dal colore marrone o verde scuro.

Altri tratti interdetti

Non si tratta dell’unico tratto di costa vietato alla balneazione. Da inizio stagione l’Arpac aveva già indicato al comune di Pozzuoli, sulla base dei prelievi effettuati in mare, di disporre il divieto di balneazione per tutto il 2022 nel tratto di costa opposto a Licola mare, che va da via Sibilla fino al promontorio di Cuma. Con l’ordinanza firmata ieri si aggiunge un altro tratto di costa, abitualmente frequentato da migliaia di bagnanti ogni giorno.

Ti potrebbe interessare

Torna in alto