SCAMPIA. Nessun superamento del limite di diossine e furani a seguito del maxi rogo al campo rom di Scampia avvenuto la scorsa domenica, 24 luglio.
A diffondere i dati è Arpa Campania che aveva avviato il monitoraggio a seguito dell’incendio divampato in via Cupa Perillo, a Napoli.
Analisi dopo rogo campo rom Scampia
“Sono oggi disponibili i risultati relativi ai primi due campionamenti eseguiti nei giorni 24-25 e 25-26 luglio con un campionatore ad alto volume (HiVol) per misurare la concentrazione di diossine e furani dispersi in atmosfera. I prelievi hanno restituito concentrazioni di PCCDD/PCDF (diossine e furani) inferiori ai valori di riferimento correntemente utilizzati dalla comunità scientifica. Gli ulteriori risultati degli interventi in corso verranno diffusi non appena disponibili” fa sapere l’agenzia regionale per l’ambiente.
A seguito dell’incendio che lo scorso 24 luglio ha colpito la zona del campo rom di via Cupa Perillo a Scampia, l’Arpa Campania aveva avviato un monitoraggio straordinario delle matrici ambientali. Mentre l’incendio era ancora in corso è stato installato, presso la scuola ‘Ilaria Alpi’, un campionatore ad alto volume per la ricerca di diossine e furani dispersi in atmosfera, il giorno successivo sono stati inoltre installati, nei pressi del sito dell’incendio, due skypost per la determinazione di eventuali ulteriori microinquinanti come metalli normati aerodispersi (arsenico, cadmio, nichel, piombo e vanadio) e IPA (idrocarburi aromatici policiclici).
L’incendio era così vasto che aveva obbligato la chiusura dell’asse mediano perchè i fumi avevano invaso le corsie rendendo pericolosa la circolazione.
Domenica tossica per l’area nord, maxi rogo al campo rom di Scampia: chiuso asse mediano