Triangolo hot in un albergo di Lettere, carabinieri scoprono 120mila euro di cocaina

Una storia intricata fatta di sesso, droga e tentativi di suicidi. Per ora un fatto è certo: due persone, un 46enne di Scafati, Ivano Busiello, e una 31enne venezuelana, Andreina Rivas Rebolledo, sono finiti in manette. Nella stanza dell’hotel dove i carabinieri li hanno sorpresi c’era un chilo e mezzo di cocaina proveniente dal Sudamerica.

Sesso e droga in provincia di Napoli, arrestati un 46enne e la sua amante venezuelana

L’incipit della vicenda – come racconta Il Mattino – è il tentativo di suicidio di una ragazza spagnola di origini colombiane. Alloggiava in una camera d’albergo a Lettere, sui Monti Lattari, insieme ai due soggetti arrestati. A salvarla dalla morte i carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia. Quando la donna, che stava per lanciarsi nel vuoto da un balcone, parla con i militari dell’Arma, il suo racconto è confuso. Ma un’indicazione è precisa: stanza 103 di un albergo. I carabinieri si recano sul posto per fare un controllo e scoprono un italiano e una straniera in possesso di un chilo e mezzo di cocaina. Il valore è di circa 120mila euro. Nella stanza anche 3650 euro in contanti.

Gli uomini della Benemerita arrestato i due occupanti. Uno è un 46enne di Scafati, Ivano Busiello, un venditore di orologi e di auto, precedentemente coinvolto in un’inchiesta sul traffico di droga. L’altra è una 31enne venezuelana, Andreina Rivas Rebolledo: la donna dichiara di essere una cuoca residente a Palma di Maiorca. In realtà un’ufficiale dell’esercito venezuelano, con grado di capitano, ora inserita in una rete di narcotraffico, probabilmente legata al «Cartel de los Soles», il cartello dei Soli, una delle organizzazioni criminali più potenti del Sudamerica.

Le indagini

Gli investigatori adesso sono intenzionati a fare luce sulla vicenda e a ricostruire gli eventuali legami tra l’area stabiese e il narcotraffico venezuelano. Il “cartello dei Soli” a cui farebbe riferimento la 31enne venezuelana si occupa da trent’anni di smistare grossi carichi di cocaina dalla Colombia al Venezuela e poi verso Stati Uniti e Spagna. Al momento si tende a escludere un ruolo di primo piano di Andreina nell’organizzazione incriminata. Ancora da definire invece il ruolo dell’altra donna che ha tentato il suicidio e che avrebbe fatto parte di un triangolo amoroso con il capitano dell’esercito venezuelano e con il 46enne di Scafati. Una torbida vicenda di sesso e droga, grazie alla quale però i carabinieri sono riusciti a compiere il primo arresto in Italia di una figura legata a uno dei cartelli criminali più potenti del mondo.

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