Prima invitata a pranzo con l’inganno, poi drogata e stuprata. Sono stati condannati dal gup di Napoli Antonio Baldassarre due uomini ritenuti colpevoli di stupro di gruppo ai danni di una donna: si tratta di Samuel G.Michel G.Meskel, 51 anni, e di Dario Giugliano, 49 anni, ai quali sono stati inflitti cinque anni e otto mesi di reclusione, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.
Napoli. Invitata a pranzo, drogata e violentata: due condanne per stupro di gruppo
Il giudice non ha ritenuto sussistente l’aggravante, contestata dal pm, dell’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti. La vittima, una napoletana di 45 anni, sarebbe stata tratta in inganno dall’etiope, conosciuto in una scuola di ballo, con il quale aveva intrattenuto una relazione d’amicizia via social.
Un sabato di inizio maggio 2020, a fine lockdown, l’uomo l’ha invitata a casa per pranzo. La donna si è recata all’appuntamento al quale, inaspettatamente, si è trovata anche Giugliano. Sembrava un pranzo normale, tra amici, ma presto si è trasformato in un incubo: i due hanno infatti costretto la donna ad assumere alcol e droghe. Quando si sono accorti che ormai la vittima aveva perso il controllo, l’avrebbero portata in camera da letto e stuprata, a turno.
La donna ha poi trovato il coraggio di presentare denuncia presso un centro antiviolenza, dove si è recata dopo essersi confidata con le amiche. Le indagini degli investigatori del commissariato Vomero e della Squadra Mobile, coordinati della sezione “Fasce Deboli” della Procura di Napoli (pm Barbara Aprea, procuratore aggiunto Raffaello Falcone) hanno consentito di raccogliere importanti indizi. Ad incastrare i due imputati, che all’inizio vennero solo denunciati, sono state due stampe appese al muro nel corridoio della casa e uno scarabocchio sul muro che la donna è riuscita a descrivere con dovizia di dettagli agli inquirenti.