Giugliano ha bisogno di una giunta di qualità al lavoro H24

A due anni dal suo insediamento il Sindaco ha chiesto di non essere giudicato. “Parleranno i fatti al termine del mio mandato” ci ha spiegato sui social. Ciò che possiamo però valutare è la giunta. Anche perchè il primo a farlo è stato lui: azzerandola.

Come sempre è opportuno fare delle distinzioni. Ci sono assessorati che hanno raggiunto risultati, altri invece di cui noi addetti ai lavori stentiamo a ricordare i nomi. Relegare un assessore al benessere degli animali e l’associazionismo è da un lato uno spreco di risorse per l’ente e dell’altro una mortificazione per chi deve gestire un così magro compito. Giugliano non può permettersi simili situazioni.
In ogni caso sarebbe stato opportuno da parte di tutti i membri della giunta tracciare, visto l’azzeramento, un bilancio con la stampa e la città delle cose fatte. Mi rendo conto che per alcuni non sarebbe bastata una mattinata per altri invece il tempo di un caffè.

E chiaro a tutti che occorre invertire la rotta. Accelerare. Giugliano si aspetta molto da questa amministrazione: senza una vera opposizione e con enormi fondi e opportunità da gestire.

Proprio per questo è necessario mobilitare le migliori risorse del territorio. Perché di persone che lavorano al comune a giorni alterni non ne abbiamo proprio bisogno. La città oggi può esprimere personalità di primo piano. Un super assessorato all’ambiente guidato da Salvio Micillo non può non essere creato. Micillo lo deve alla città che tanto gli ha dato in termini elettorali. Le sue relazioni (è stato sottosegretario all’ambiente) potrebbero avviare la tanto sospirata ristrutturazione ecologica di questo territorio.

La seconda partita da giocare è quella del PNRR, qui ci giochiamo molto se non tutto. Ci vuole un politico che abbia visione e capacità. Lello Topo è il creatore di questa maggioranza ed ha il dovere di assumersi, ora che può, un impegno in prima persona. Anche qui un super assessorato al PNRR e alla rigenerazione urbana potrebbe trasformare Giugliano in un esperimento nazionale.

C’è poi una questione importante: quella della macchina comunale. C’è bisogno di un direttore d’orchestra che suoni una nuova musica. A Giugliano abbiamo personalità di primo piano in grado di farlo.
Così come l’iter per il piano regolatore non capisco perché non venga affidato a un urbanista nato e cresciuto a Giugliano: abbiamo almeno un paio di nomi buoni. Gente che potrebbe lavorare spalla a spalla con chi in questa giunta sta facendo bene come l’Assessore Coppola.

Infine la risorsa mare ed i quartieri di Licola, Varcaturo e Lago Patria dovrebbero essere premiati con un vice sindaco di quella parte della città. Attento a ciò che accade in quella zona.

Sul piano più politico il sindaco poi non può ignorare le aperture fatte da quelli che un tempo era i pozielliani. Questa frattura va sanata. Ed anche in questa area (che oggi si trova in un modo o nell’altro legata al nuovo progetto Renzi-Calenda) ci sono uomini e donne valide per fare la loro parte. La giunta va ricostruita volando alto, molto alto. Guardando Giugliano, come ho scritto, come una sfida eccezionale. Entusiasmante. Da affrontare senza paure. Con il pelo sullo stomaco. Così facendo si può cambiare la storia.

Se invece Pirozzi sarà ostaggio di spartizioni e beghe interne, se si lascerà condizionare dagli interessi di bottega, il destino di questa amministrazione sarà segnato. A quel punto era meglio non azzerare e continuare a far finta su Facebook che andava tutto bene.

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