Dopo l’esito delle analisi sui lotti di spinaci sequestrati, arriva la notizia della dimissione dal reparto di rianimazione del paziente più grave ricoverato per intossicazione all’ospedale di Giugliano. L’uomo, un 44enne, era stato trasferito dal nosocomio di Pozzuoli, Santa Maria delle Grazie, a quello di Giugliano perché le sue condizioni erano più critiche rispetto a quelle degli altri ricoverati.
Oggi l’uomo è uscito dalla rianimazione e si trova nel reparto di medicina, in osservazione, ma pare che potrebbe essere dimesso a breve. L’uomo aveva anche problemi respiratori perché colpito da polmonite per aver inalato dei liquidi dopo aver vomitato mentre era privo di conoscenza a causa dell‘intossicazione dopo aver mangiato spinaci.
Intossicati dopo aver mangiato spinaci
Intanto sul fronte delle indagini, il Centro Agro alimentare di Napoli ha fatto sapere che negli spinaci non è stata ritrovata Mandragora, la pianta velenosa di cui si era inizialmente ipotizzato fosse la causa dei malesseri. “Sono stati necessari due giorni per scandagliare, foglia per foglia, il contenuto delle 152 cassette di verdura potenzialmente pericolosa. Dall’accurato esame visivo e tattile del contenuto dei bancali ritirati a scopo precauzionale dal mercato, gli esperti NON hanno rinvenuto alcuna presenza di mandragora, o di altra verdura non commestibile”, fanno sapere i tecnici del Centro Agro Alimentare di Napoli.
Intanto è stato convocato anche l’Osservatorio Regionale Sicurezza Alimentare all’audizione della Commissione Regionale Agricoltura, Caccia, Pesca, Risorse Comunitarie e Statali per lo Sviluppo, presieduta dal consigliere regionale di “Europa Verde”, Francesco Emilio Borrelli, che si terrà domani, mercoledì 12 ottobre alle ore 14, nell’Aula del Consiglio Regionale della Campania, al Centro Direzionale di Napoli. All’incontro parteciperanno anche l’assessore regionale alle Politiche agricole, Nicola Caputo, il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, il direttore dell’Orto Botanico di Napoli, i direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali Napoli 2 nord e Napoli 3 sud, le Associazioni dei consumatori della Campania, le Organizzazioni di categoria Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Ugl, Agro Alimentare, Agrocepi.
Resta dunque ancora avvolto nel mistero il caso visto che se non si tratta di Mandragora non è chiaro cosa abbiano ingerito le 10 persone finite in ospedale. Le partite sospette di spinaci sono state ritirate dai carabinieri.
Mandragora, esaminati lotti sospetti: “Nessun rilevamento erba velenosa”