Dall’assessore Gennaro Testa, assessore all’Urbanistica con delega al programma Più Europa, riceviamo e pubblichiamo
Il programma PIU Europa della Città di Marano parte nell’ anno 2011, prima attraverso la redazione di numerosi progetti allineati con le direttive tecnico amministrative contenute nell’OBIETTIVO OPERATIVO 6.1 dell’ASSE 6 del POR Campania FESR 2007/2013, e successivamente attraverso la sottoscrizione dell’Accordo di Programma e dei relativi Atti Aggiuntivi che portarono, nel 2014, a potere avviare 19 progetti che avrebbero cambiato il “look” della città di Marano.
L ‘importo complessivo del programma PIU Europa era di € 26.617.437,21, comprensivo di contributo Regionale e di fondi Comunali, quest’ultimi dovevano essere nella misura minima del 10% della somma richiesta in finanziamento.
Nella realizzazione della fase progettuale, la allora amministrazione comunale della città di Marano avvio, come detto in precedenza, una serie di progettazioni che non sempre ripagarono in modo proporzionale rispetto la quantità di denaro pubblico speso per la loro redazione; infatti è notizia, il paradosso creatosi con la redazione di due progetti in particolare che, come risulta dagli atti e dalle relazioni fatta dai tecnici dell’ufficio PIU Europa, sono rimasti “sogni nel cassetto” per la città di Marano. In particolare ci si riferisce a
– Viabilità di Raccordo (importo € 2.000.000,00 approvato con delibera di Giunta n°62 del 27/05/2011) parcella liquidata ai tecnici circa € 250.000,00
– Parco Urbano (importo dei lavori € 1.800.000,00) parcella liquidata ai tecnici circa € 60.000,00
Nella fattispecie, le criticità evidenziate che hanno portato alla definitiva esclusione di questi progetti dal programma PIU Europa, sono le seguenti:
– Per Viabilità di Raccordo. Il progetto, che si strutturava in tre ambiti distinti ovvero Via Tagliamento-Via Aldo Moro (struttura sportiva), Via Vallesana – Via Marano Pianura (viabilità ) Via Vallesana – Via Squillace, si era reso di “difficile” realizzazione nei tempi che il programma assegnava per il suo completamento in quanto, i progettisti incaricati, avevano omesso (??) di inserire nel rilievo dello stato dei luoghi un manufatto (di cui andava accertata la liceità urbanistica) che “ostacolava” la realizzazione della strada Via Vallesana – Via Squillace, in quanto la predetta strada lo attraversava!!!.
Mentre la struttura sportiva presentava il seguente inconveniente (si riporta la motivazione indicata dalle schede di valutazione validate dagli stessi dirigenti che avevano, precedentemente dato l’incarico della progettazione!!) “…L’intervento previsto, relativamente alla realizzazione dei locali spogliatoi e di servizio al campetto sportivo esistente da riqualificare, presenta anomalie riconducibili all’igienicità degli stessi, in quanto collocati al di sotto di un’area sistemata a verde con accesso attraverso un corridoio che sottopassa la strada di progetto…” continua “…Tale soluzione comporta accorgimenti tecnologici onerosi ed elevato costo di gestione…”
– Per Parco Urbano. La motivazione dell’esclusione definitiva del progetto dal programma era da cercare nel fatto che gli espropri da eseguire per la realizzazione del progetto superavano di gran lunga la prescrizione che stabiliva il tetto massimo degli espropri “non superiore” del 10% dell’intero appalto. (costi di espropri pari a € 595.453,66 superiore di gran lunga al 10% dell’appalto).
Giova ricordare che, l’attuale amministrazione, ha cercato di “recuperare” questo progetto. Infatti, nonostante il tempo trascorso per la sua redazione e di quello altrettanto “lungo ed inesorabile” sprecato affinché i progettisti di questa opera sottoscrivessero la cessione dei diritti in favore del Comune di Marano che nel frattempo si era attivato per rimodularlo a norma di legge, si era riusciti ad inserirlo nei 19 progetti dell’ultimo accordo di programma con il nome “Viabilità complementare a supporto dell’edificio scolastico già Parco Urbano”, affidando tale compito a tecnici interni. Ma, nonostante gli innumerevoli sforzi profusi, ci si è visti costretti a stralciarlo dal programma in quanto i tempi, per gli innumerevoli ritardi e problematiche anzidette, sforavano di gran lunga il fatidico 31/12/2015.
I progetti furono stralciati ma, come si evince dagli atti, gli importi delle progettazioni sono state comunque prese in carico dall’amministrazione e liquidate ai professionisti, nonostante i macroscopici errori commessi.
Ritornando ai 19 progetti inseriti nel Programma, bisogna precisare che tutti, per un motivo o per un altro, hanno manifestato numerose criticità durante il loro sviluppo; criticità che si sono manifestate nel ritardo di ultimazione degli stessi ovvero nel non rispetto della data ultima stabilita per la chiusura del programma PIU Europa ovvero il 31/12/2015. Molto probabilmente le criticità sono frutto di progettazioni eseguite in modo superficiale (vedi l’esempio dei due progetti richiamati in precedenza), senza mai eseguire sopralluoghi specifici omettendo le indagini preliminari fondamentali ad esempio in edifici storici, detentori di vincolo da parte della soprintendenze ai beni Architettonici. L’ approssimazioni delle progettazioni hanno portato, nello specifico, a due grosse problematiche; la prima riferita al fatto che non avendo “rilevato” la presenza di elementi di particolare interesse storico (tipo “affreschi” o elementi architettonici) , non hanno consentito di prevedere somme specifiche nel quadro economico per interventi di restauro degli stessi, la seconda problematica è, senza ombra, di dubbio la tempistica; infatti, il ritrovamento di elementi di particolare interesse architettonico e culturale durante lo svolgimento dei lavori, ha generato tempi di attesa lunghissimi affinché la Soprintendenza di competenza stabilisse gli interventi di restauro più idonei per il loro recupero e valorizzazione.
Questa considerazione se da un lato potrebbe dare una ragionevole spiegazione circa lo sforamento dei tempi di ultimazione di “Palazzo Battagliese”( si ricorda che in esso sono stati rinvenuti numerosi affreschi in 4 stanze del complesso) rispetto a quelli previsti dal contratto d’appalto, dall’altro porterebbe invece a fare un plauso all’attuale amministrazione che, nonostante le difficoltà enunciate in precedenza, è riuscita a far completare nei tempi previsti un’altra opera importante per la città di Marano ovvero il Chiostro S.M. Degli Angeli.
Nel restauro di Chiostro e Convento S. Maria degli Angeli , la Soprintendenza ha dettato le linee guida di gran parte degli interventi eseguiti presso l’intero complesso e nonostante la complessità di molti di essi, l’attuale amministrazione comunale si è prodigata per instaurare un tavolo permanente con essa affiche le “strategie di intervento” avvenissero in tempi brevi e comunque consentissero di rispettare l’ultimazione dei lavori stabilità dal contratto d’appalto. Ad oggi l’intervento risulta concluso ed a breve questa amministrazione si adopererà per organizzare l’inaugurazione e restituire alla città di Marano un edificio storico di incantevole bellezza.
Volendo riassumere in un quadro più generale lo sviluppo dell’intero programma PIU Europa della Città di Marano, il sottoscritto si sente di affermare che dei 19 progetti portati in Cabina di regia ed oggetto dell’accordo di programma , sono stati conclusi al 31/12/2015 n°13 opere. Al sottoscritto preme sottolineare che il superamento della fatidica data del 31/12/2015 per la realizzazione di alcune opere del programma PIU Europa non è ascrivibile a questa amministrazione la quale, nonostante la ridotta disponibilità di personale qualificato nell’organico dell’ente, nonostante tutte le difficoltà oggettive che si incontrano nel gestire un comune esteso come Marano, ed un territorio che quotidianamente presenta problematiche diverse ed impegnative, è riuscita a completare l’ 80% del programma nei tempi stabiliti. Tutto questo senza considerare le difficoltà legate alla scarsa ed approssimativa qualità dei progetti “ereditati” ed inseriti nel programma PIU Europa, a questo andrebbero sommati i macroscopici errori commessi dalla precedente amministrazione circa la definizione e completamento di atti amministrativi legati ai progetti (vedi “Giardino dei cinque sensi”).
Nello specifico dei restanti 6 progetti da completare bisogna subito dire che
- il progetto denominato “Viabilità complementare a supporto dell’edificio scolastico già Parco Urbano”, che altro non era che una rivisitazione del vecchio ed errato progetto del “Parco Urbano” è stato definitivamente abbandonato da questa amministrazione in quanto per i gravi errori rilevati e per i tempi ristretti di rimodulazione e conclusione di tutte le opere, l’amministrazione comunale si esponeva al rischio concreto di non vederlo realizzare nel modo e nei tempi previsti dal programma.
- Il progetto denominato “Area via Guglielmo Pepe” detto giardino dei cinque sensi. Ad oggi risulta completo e funzionale, per ciò che attiene le opere da realizzare sull’area già in disponibilità del Comune di Marano mentre, per il restante 15 % dell’opera, si dovrà attendere che il consiglio di stato si esprima sulla spinosa vicenda della notifica degli atti di acquisizione dell’area da parte dell’amministrazione. Anche in questo caso va sottolineato l’errore commesso dai progettisti i quali, in “barba” alla dichiarazione resa da essi al momento della redazione del progetto definitivo circa la reale disponibilità dell’area da parte dell’ente, non hanno pensato di approfondire la tematica in atto nonostante si trattasse di un acquisizione “forzata” da parte del Comune di Marano. Questa “leggerezza” ha costretto l’attuale amministrazione a ricorrere a tre gradi di giudizio per vedere tutelati i propri diritti e non subire, paradossalmente, la revoca del finanziamento accordato dal programma PIU Europa. Infatti, il sottoscritto, si è fortemente adoperato con impresa, Direttore dei lavori e RUP affinché si addivenisse alla realizzazione di un cosiddetto “lotto funzionale” usufruibile in modo autonomo, scongiurando la concreta possibilità di vedersi revocato l’intero finanziamento accordatogli dalla Regione Campania.
- Il progetto denominato “Riqualificazione asse commerciale c.so Umberto – Via Merolla – C.so Europa” . Ad oggi risulta completato al 98% rispetto al progetto appaltato, mancano piccole opere di sistemazione e la cartellonistica definitiva. In questo caso il superamento della data posto come limite dal programma, ovvero il 31/12/2015 è stato causato da un cronoprogramma dei lavori che non considerava in alcun modo gli imprevisti, cosa che in un cantiere che si sviluppa lungo un arteria stradale cosi importante sembra invece “scontato” e altrettanto misteriosamente, non considerava i cosidetti giorni di pioggia!!!.
- Il progetto denominato “Ampliamento Caserma dei Carabinieri”. Ad oggi risulta completo e funzionale per la parte che attiene appunto alla costruzione del nuovo edificio (circa l’88% dell’opera), mentre mancherebbero le opere di manutenzione da eseguire alla palazzina che ospita attualmente la compagnia dei Carabinieri. Qui i ritardi sulla consegna dell’opera sono frutto sia di una progettazione lacunosa ed imprecisa sia dalla tempistica legata alla sottoscrizione della nuova convenzione da parte del ministero della difesa (che gestisce queste procedure per la compagnia).
In merito a questa problematica il sottoscritto insieme al Sindaco ha avviato una serie di incontri con delegati del ministero per vedere, nel breve tempo , di addivenire ad una soluzione circa la problematica della convenzione, nelle more di questo procedimento, ci si è anche adoperati per la realizzazione di un lotto, come detto in precedenza, completo e funzionale n modo da non trovarsi in un futuro a restituire alla Regione Campania la quota che il programma PIU Europa aveva garantito per la sua realizzazione.
- Il progetto denominato “Lavori di Recupero Statico e funzionale Palazzo Battagliese”. Bisogna premettere che quest’opera vede la luce grazie a fondi di diversa provenienza, sospeso per numerosi anni ed inserito in extremis nel nuovo accordo di programma del PIU Europa, per consentire il suo completamento; a questo punto bisogna dare la giusta evidenza della problematica emersa nel non “aggiornare” il progetto prima di inserirlo nel nuovo programma, ovvero continuare i lavori con un progetto vecchio di anni e certamente non in linea con le nuove disposizioni di legge. Questo grave errore di valutazione fu fatto dal dirigente di allora, lasciando a noi subentrati solo l’arduo compito di portare a termine un opera che presentava innumerevoli criticità, se a tutto questo si somma la scoperta, durante i lavori, di affreschi di particolare interesse storico, ecco quasi del tutto spiegato il ritardo maturato da quest’opera.
- Il progetto denominato -“Riqualificazione via Casalanno / Corso Vittorio Emanuele / Slargo Arbusto”. Questo progetto, a differenza degli altri enunciati in precedenza era, al momento del mio subentro come assessore del PIU Europa, fermo alla gara d’appalto che la SUA aveva, inspiegabilmente, impiegato 8 mesi per espletarla; praticamente per tempistica, in quanto superava abbondantemente la fatidica data del 31/12/2015, doveva essere stralciata dal programma. Invece il sottoscritto, attraverso numerosi e proficui incontri con i vari dirigenti del Programma PIU Europa , si è battuto per ottenere (come molti altri comuni della Campania) da parte della Regione Campania il riconoscimento di fondi che permettessero di iniziare e completare questa opera, e piu in generale che permettessero di portare a compimento tutti i progetti che per le vicissitudini dette in precedenza, non erano stati completati entro il 31/12/2015. Il mio impegno, come del resto di tutta l’amministrazione che io rappresento, era direzionato sull’idea di non vedere svanire, con questo progetto, l’ennesima occasione di ridisegnare una porzione della nostra città in modo moderno e decoroso. Attualmente l’opera, di cui sono state avviate tutte le procedure di norma previste (contratti, validazione del progetto, ecc..), vedrà la cosidetta prima pietra entro marzo 2016.
Quindi appare evidente che il superamento della data del 31/12/2015 per la realizzazione di alcune opere del programma PIU Europa non è ascrivibile a questa amministrazione la quale, nonostante la ridotta disponibilità di personale qualificato nell’organico dell’ente, nonostante tutte le difficoltà oggettive che si incontrano nel gestire un comune esteso come Marano, ed un territorio che quotidianamente presenta problematiche diverse ed impegnative, è riuscita a completare l’ 80% del programma nei tempi stabiliti. Tutto questo senza considerare le difficoltà legate alla scarsa ed approssimativa qualità dei progetti “ereditati” ed inseriti nel programma.
Inoltre bisogna riconoscere a questa amministrazione anche il merito di aver avviato in tempo utile tutte le procedure che porteranno, a giorni, a sottoscrivere il nuovo accordo di programma che permettera di completare tutte le opere non chiuse per il 31/12/2015.
Infatti, il completamento di questi progetti sarà possibile attraverso l’utilizzo di fondi che la stessa Regione Campania metterà a disposizione del Comune di Marano;l’ importo corrisponderebbe alle stesse somme che il Comune di Marano ha immesso nel Programma PIU Europa per realizzarlo, come fondi propri.
Nella fattispecie, per il Comune di Marano, ammonterebbero a circa 6.000.000,00 che, non solo consentiranno di completare le opere dei 5 progetti non terminati entro il 31/12/2015 ma, nello stesso tempo, consentiranno di avviarne “nuovi” (tipo “Riqualificazione Centro Storico” o altri sempre conformi alle prescrizioni del Programma PIU Europa), il tutto entro la nuova data che rimane stabilita per 31/03/2017.
Alla luce di queste considerazioni, appare evidente che non vi saranno spese che graveranno sulle casse del Comune di Marano; inoltre, il sottoscritto, previa delibera di giunta , ha avviato tutte le procedure già dal mese di dicembre 2015 che consentiranno a giorni al Sindaco di sottoscrivere il nuovo accordo di programma.
In conclusione il programma PIU Europa della città di Marano dovrebbe rappresentare un elemento di vanto di questa amministrazione per il semplice fatto che, nonostante tutte le difficoltà enunciate nella presente relazione , le opere si concluderanno nel giro di poche settimane ed altre (avviate e da avviare) entro il 31/03/2017 il tutto attingendo esclusivamente da fondi regionali , grazie al richiamato nuovo accordo di programma di cui questa amministrazione risulta essere la promotrice.