La banda dei finti matrimoni aveva la propria base operativa a Ponticelli, periferia est di Napoli. E a capeggiarla una donna. E’ quanto emerge dall’inchiesta che ha portato i carabinieri della Compagnia di Caserta, nell’ambito di un’indagine della DDA, a smantellare un’organizzazione specializzata nel combinare matrimoni di comodo tra immigrati e italiane per favorire il rilascio della cittadinanza italiana. Un’operazione che permetteva al gruppo di intascare tra i 5000 e i 6500 euro per ogni certificato.
Napoli, gang dei finti matrimoni con base a Ponticelli. I nomi
In totale sono diciotto l misure cautelari emesse dal Già di Napoli, di cui cinque in carcere e undici ai domiciliari. Come anticipa Edizione Caserta, tredici ordinanze hanno come destinatarie delle donne. Tra di esse figurano “Zia Maria”, al secolo Matilde Macciocchi, nota anche come “a bionda”, 61enne residente nel quartiere napoletano di Ponticelli. E’ lei ad essere finita in carcere con la factotum Antonietta Noletto. Zia Maria è una “vecchia conoscenza” dei finti matrimoni, già in passato arrestata e indagata per gli stessi fatti.
La Macciocchi era a capo del sistema. Non solo infatti si occupava di reperire e ospitare gli immigrati, falsificare i documenti di residenza e gli stati di famiglia, ma procacciava anche con la Noletto le ragazze per i matrimoni. Le vittime che si offrivano “in sposa” erano spesso giovani indigenti e dunque bisognose, come le sorelle di 27 e 29 anni Jessica e Francesca Riccardi Catino, o la 21enne Enrica Russo – finite ai domiciliari –. Come le altre, hanno contratto più matrimoni, figurando anche come testimoni per altre nozze di comodo.
Barista sposata cinque volte
Dall’indagine è emerso che ha sola Francesca Riccardi, impiegata come barista in un locale di Ponticelli eletto a base operativa, si è sposata cinque volte. Un business da decine di migliaia di euro scoperchiato dalla DDA e dai carabinieri. La rete del gruppo criminale “rosa” era attivo tra Napoli, Castel Volturno, Mondragone, San Cipriano d’Aversa e Avezzano.