Sono almeno 26 i lidi, presenti tra Napoli e Caserta, che non hanno versato i tributi locali, dal 2017 al 2021, per un danno erariale di 2,5 milioni di euro. È quanto emerso dall’operazione “Blind Bath”, condotta dai finanzieri della Stazione Navale di Napoli.
Ventisei lidi “morosi” tra Napoli e Caserta: la scoperta dei finanzieri
Gli stabilimenti sono situati tra Napoli, Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Massa Lubrense e Sessa Aurunca (Caserta). I finanzieri hanno anche segnalato alle amministrazioni comunali, oltre che all’Agenzia delle Entrate, il mancato accatastamento (che prevede sanzioni tra tra 268 a 8624 euro) di tutte le strutture ricettive e balneari insistenti in prossimità del demanio marittimo e fluviale, occupanti una superficie complessiva di circa quasi 27mila metri quadrati.
Solo poche settimane fa, gli uomini e le donne della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Napoli coadiuvato da Polizia di Stato e Guardia di Finanza eseguirono un servizio straordinario di controllo del territorio e della verifica sulla regolarità degli ormeggi, dei lidi e delle concessioni per i pescatori, finalizzato al contrasto dei fenomeni di abusivismo sul demanio marittimo nello specchio d’acqua antistante la zona di Mergellina nei pressi dello Chalet Primavera. In quella circostanza furono scoperti anche 21 cabine abusive ed utilizzate per deposito di ombrelloni e reti di pescatori di frodo.