Napoli. Tre euro all’ora per 72 ore settimali, dal lunedì al sabato, comprese due domeniche al mese. Questa l’offerta di lavoro proposta, via Whatsapp, a un giovane di nome Ciro che sui social ha pubblicato gli screenshot della conversazione con l’intento di denunciare l’accaduto.
Napoli, offerta di lavoro indecente su Whatsapp: “3 euro all’ora per 72 ore settimanali”
Alla richiesta del ragazzo di ricordargli le ore lavorative, il mediatore gli scrive che dovrà recarsi al lavoro “dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20, con pausa pranzo”. A questo si aggiungono anche due domeniche, in cui Ciro dovrà lavorare mezza gionata, “le quali vengono poi recuperate”, assicura l’interlocutore. Ma in che modo? Lo spiega nel dettaglio lo stesso intermediario, che nella conversazione fa un esempio: “Lunedì anziché lavorare dalle 8 alle 20, fai dalle 8 alle 14″. In pratica, il ragazzo si ritroverebbe a lavorare il giorno dopo per sei ore, senza avere la possibilità di recuperare del tutto i due giorni festivi.
“Questo è il trattamento riservato alla maggior parte dei ragazzi che voglia lavorare, di crescere e di crearsi un futuro. Gli è concesso lavorare in queste condizioni, dove alla base c’è lo sfruttamento con “offerte di lavoro” di questo genere. Non so in quale Paese che possa definirsi “civile” sia normale tutto questo”, scrive amareggiato il giovane.
Il caso è stato poi segnalato al Consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che sui suoi canali ha postato gli screenshot. “Continuano ad arrivare segnalazioni di offerte di lavoro on line assolutamente indecenti ad opera di agenzia di lavoro e job service che non esitano a pubblicare annunci a dir poco inaccettabili. Nei nuovi screenshot della vergogna non solo il tentativo palese di sfruttare la necessità dei giovani di dover guadagnare qualcosa, specie in un periodo di crisi economica delle famiglie come quello che stiamo vivendo, ma anche la profonda delusione degli stessi”, ha scritto Borrelli.
“Dopo un approccio generico iniziale, ecco l’offerta da tre euro all’ora per 72 ore settimanali dal lunedì al sabato, ivi comprese due domeniche al mese. Occorre monitorare attentamente su questo mercato del lavoro senza regole che si concretizza in uno sfruttamento illimitato dei giovani – ha aggiunto il consigliere – e chiedo la massima allerta da parte delle forze dell’ordine per porre fine al caporalato digitale che imperversa”.
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