È scomparso nel nulla Agostino Rumolo, 37 anni, di Napoli. Da due giorni la sua famiglia non ha più sue notizie e lancia un appello sui social affinché possa ritrovare il proprio caro.
Napoli, scomparso 37enne da due giorni: “Ha detto che volevano ucciderlo”
Giovedì scorso Agostino, come ogni giorno, aveva preso il bus che da Corso Umberto lo porta al Tarì, nella zona Asi di Marcianise: lì lavora come orafo e alle 9 cominciava il suo turno di lavoro. Al momento della scomparsa indossava un piumino giallo, dei jeans scuri e aveva con sé uno zainetto grigio.
Come rivela la sorella a Napoli Today, Agostino si era improvvisamente allontanato dal luogo di lavoro. Al suo datore aveva riferito di dover andare via perché qualcuno lo stava cercando perché aveva intenzione di ucciderlo: “Ha detto che doveva andare via, allontanarsi, perché lo cercavano, che qualcuno voleva ucciderlo, che doveva mettersi in salvo”, racconta la sorella al quotidiano online.
Da quel momento la famiglia non ha avuto più sue notizie. “Ho chiamato i suoi amici, gli stessi da sempre, e mi hanno detto che da circa 15 giorni rifiutava ogni invito, non usciva più – spiega la sorella Giuliana – Ha inoltre acquistato on line molti libri – oltre 30 – sulla meditazione e iniziato a seguire canali youtube e simili”.
Il giorno prima della scomparsa, il 37enne non era andato al lavoro ed era rimasto a casa, con la madre, fino al pomeriggio. Alle 17 era uscito di casa per poi farvi ritorno alle 4 del mattino. Era apparso agitato, racconta ancora la sorella, e presentava dei tic nervosi. “Serrava la mascella e aveva scatti alle braccia, una cosa che non avevo mai visto – continua Giuliana -. Poi si è calmato, almeno così ci era sembrato. Giovedì è andato al lavoro come ogni giorno. E poi è sparito nel nulla. Aiutateci a trovarlo: è un bravo ragazzo. Non ha mai fatto usa di droga, non ha mai mostrato segni di squilibrio né avuto problemi psichici, non frequenta persone cattive”.
Agostino non ha con sé il cellulare, lasciato a casa dove lo aveva ben nascosto, tanto che la famiglia lo ha trovato dopo ore, all’alba, quando è suonata la sveglia. Ha però i documenti, compreso il passaporto.