Giugliano da oggi esprime un altro vescovo. Dopo monsignor Salvatore Pennacchio, è stato eletto vescovo don Stefano Rega. Il parroco della chiesa di San Nicola ha ricevuto la nomina da parte della diocesi di Aversa.
Don Stefano nei prossimi mesi lascerà dunque la parrocchia di San Nicola e andrà a guidare la diocesi di S.Marco Argentano-Scalea (Cs), in Calabria.
Don Stefano Rega è vescovo
Questo il comunicato della diocesi di Aversa: “Con grande gioia, a distanza di pochissimi giorni dalla nomina episcopale di un altro confratello, il Vescovo Angelo Spinillo, i Presbiteri e i Diaconi della Diocesi di Aversa condividono con tutto il santo popolo di Dio la gioia per l’elezione a Vescovo del Rev. Mons. STEFANO REGA chiamato dal Santo Padre Francesco a guidare la Diocesi di S.Marco Argentano-Scalea (Cs).
Attraverso la voce del Sommo Pontefice, successore dell’Apostolo Pietro “a cui Cristo affidò le sue pecore e i suoi agnelli, perché li pascesse”esercitando “il primato della potestà ordinaria su tutte le chiese”(CD 2), nella nostra comunità Diocesana di Aversa risuona oggi nuovamente il dono della vocazione che chiama al servizio apostolico della Chiesa.
Per questo dono la Diocesi tutta, grata al Santo Padre Francesco, in fraterna comunione con la Chiesa di S. Marco Argentano-Scalea, si unisce in preghiera e invoca lo Spirito Santo di Dio perché accompagni, guidi e sostenga il confratello Don Stefano nell’apostolato cui è chiamato e viene consacrato come Vescovo.
La coincidenza della sua elezione all’episcopato con il giorno in cui la Chiesa celebra la B.V. Maria con il titolo di Madonna di Loreto, la cui memoria liturgica è intensamente vissuta nella Chiesa aversana, incoraggia a guardare con fiducia al “ministero della comunità”cui il novello pastore è chiamato e per lui ancora invoca l’intercessione dell’Apostolo Paolo, patrono di questa Diocesi”.
Il saluto di don Stefano alla nuova comunità
“Vengo in mezzo a voi come padre, fratello e amico, in una terra ricca di fede, di storia e di cultura, accogliendo tutta la ricchezza di bene già seminato e facendomi compagno di cammino verso l’unica universale vocazione alla santità – scrive in una lettera alla diocesi di San Marco Argentano – Scalea -. Insieme, faremo nostre “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi” (GS), le nuove sfide che stiamo attraversando, la complessità del tempo presente, invitati a inventare e a trovare vie nuove per annunciare la gioia del Vangelo a tutti, a partire da una sempre rinnovata comunione tra Vescovo, presbiteri, diaconi, religiosi/religiose e fedeli. Comunione, partecipazione e missione sono le tre parole-chiave che la Chiesa in sinodo in questo tempo ci propone come programma di vita per camminare insieme ed è ciò che desidero vivere e realizzare con tutti voi”.
Poi un ringraziamento alla sua attuale diocesi: “Il mio pensiero grato alla Chiesa di Aversa dove sono nato alla fede e al sacerdozio, ai pastori, ai presbiteri e ai fedeli che mi hanno accompagnato, in particolare al Vescovo Angelo, mio padre, fratello e amico”.
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L’INTERVISTA