Ben 4 arresti messi a segno dalle Fiamme Gialle a Reggio Calabria contro l’ndrangheta. A finire ai domiciliari anche un appuntato dei carabinieri, Antonio Mazzone, 43 anni, originario di Napoli. E’ accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Blitz contro la mafia calabrese: arrestato anche carabiniere napoletano
Secondo le ricostruzioni investigative della Dda, Mazzone era al servizio della cosca. In particolare, si sarebbe messo a disposizione di Serena Assumma, l’ex moglie del pentito Liuzzo (anche lei indagata), fornendole veicoli e apparecchiature tecniche nella sua disponibilità al fine di garantirle «libertà di movimento e la bonifica del territorio da possibili microspie». Il militare, inoltre, avrebbe informato la donna, ritenuta esponente di spicco della ‘ndrangheta, su attività di indagine nei suoi confronti.
Gli altri tre arrestati nel corso della stessa operazione sono tre imprenditori. Si tratta di Francesco, Giovanni e Filippo Gironda, rispettivamente di 74, 72 e 63 anni. Sono ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e turbata libertà degli incanti, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Contestualmente, è in corso l’esecuzione del sequestro preventivo di 11 imprese attive nel settore edile, per un valore stimato in oltre 10 milioni di euro.