Un giovane ucraino di 21 anni affetto da una grave neoplasia al rene e al fegato è stato salvato all‘Istituto Pascale di Napoli. Il tumore era stato scoperto da Ilia – questo il nome del ragazzo – nel 2021, quando si era recato all’ospedale vicino casa per un forte dolore al fianco.
“Non hai speranze”, 21enne ucraino con tumore salvato al Pascale di Napoli
Quello che sembrava apparentemente una colica, era in realtà un tumore in stato avanzato al surrene destro. Trasportato subito in sala operatoria, l’intervenuto era stato poi interrotto dai chirurghi ucraini a causa di una forte emorragia. A Ilia i medici non avevano mai dato speranze: il tumore si era troppo esteso e ormai non c’era più niente da fare.
Le cose cambiano quando il 21enne dall’Ucraina raggiunge la mamma a Napoli. Ilia si fa visitare all’ospedale Pascale, il suo caso finisce nelle mani degli oncologi Salvatore Tafuto e Alessandra Bacigliano. Dopo la Pet e la scintigrafia si decide di sottoporlo a terapia radiometabolica, che comincia a dare i primi risultati in estate. I medici allora gli effettuano una seconda Pet e dal referto medico si nota un’iniziale riduzione della massa tumorale e soprattutto la scomparsa di quel dolore al fianco destro che dava tormento al giovane.
Il tumore, però, non è ancora operabile. Si decide quindi di avviare il giovane paziente a una terapia a 28 giorni e visita di controllo ogni 3 mesi. Ilia viene poi sottoposto a Tac e a una risonanza magnetica dall’equipe della Chirurgia Epatobiliare diretta da Francesco Izzo, i cui risultati lasciano pensare che per il giovane c’è possibilità di salvarsi. È a metà gennaio del 2023, dopo due anni esatti dal suo arrivo in Italia, che si decide di operare, per la seconda volta, il ragazzo. L’intervento dura 8 ore e mezza, dopo 48 ore di terapia intensiva viene trasferito in reparto in ottime condizioni.
Il paziente è ora a casa, ma dovrà continuare le cure. Se entro due anni non ci saranno recidive, Illia potrà avere una vita normale come i suoi coetanei. “Questo brillante risultato è stato possibile – dice il direttore sanitario del Pascale, Maurizio Di Mauro – grazie alla collaborazione e dedizione di tutti i gruppi coinvolti, un vero approccio multidisciplinare oggi indispensabile per la presa in carico dei pazienti oncologici”.