Svolta nelle indagini sull’omicidio di Mario Solimeno, l‘artigiano 29enne ucciso a colpi di pistola mentre si trovava in auto con il fratello nel cosiddetto Rione Pescara, vasto complesso di edilizia popolare di Eboli.
Mario ucciso come un boss, svolta nelle indagini: arrestati i presunti assassini
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno e della compagnia di Eboli stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura nei confronti di tre persone.
Lo scorso 29 settembre, Solimeno fu attinto da diversi proiettili, esplosi da sconosciuti, mentre era a bordo di una vettura insieme al fratello. Un colpo lo raggiunse al collo. Trasportato all’ospedale dei Colli di Napoli, vi rimase per circa un mese: nonostante il tentativo prolungato dei medici di salvargli la vita, il 29enne morì per le gravi ferite riportate. Lottò per 28 giorni, in un letto d’ospedale con le gambe e le braccia paralizzate, dopo che il proiettile gli aveva polverizzato due vertebre cervicali. L’omicidio sarebbe scaturito nell’ambito di una feroce guerra per la contesa delle piazze della droga. Tuttavia, non vi è alcuna prova che Solimeno vi fosse coinvolto personalmente. Oggi gli arresti dei presunti responsabili del ferimento mortale dell’artigiano.