Calvizzano, truffa del caro-bollette da più di un 1 milione di euro: arrestato 50enne

Si presentava ai titolari di diverse attività commerciali in qualità di agente di commercio di società di energia e proponeva loro contratti a tariffe più vantaggiose rispetto ad altre. Una volta stipulati i contratti, però, incassava i corrispettivi versati dagli utenti senza versare niente all’ente erogatore. Smascherato lo stratagemma, un 49enne di Calvizzano, Enzo Rosario Trapani, ex dipendente Enel, è finito ai domiciliari per truffa. A eseguire l’operazione la Guardia di Finanza di Napoli.

Calvizzano, truffa del caro-bollette: 50enne arrestato

Facciamo un passo indietro. Sono mesi duri per il caro-bollette. Con la guerra in Ucraina i prezzi del gas e degli idrocarburi sono schizzati alle stelle. Un 50enne dell’area nord di Napoli, conoscendo l’ambiente e i punti deboli del mercato, ha ben pensato nei mesi scorsi di approfittare della situazione per speculare su commercianti e imprenditori in ginocchio. Si recava da loro e proponeva contratti energetici a tariffe apparentemente fuori mercato. E’ così riuscito a convincere i clienti a sostituire l’Ente erogatore con una delle società a lui riferibili, assicurandosi il pagamento del denaro per la fornitura del servizio.

Lui incassava, i commercianti contraevano debiti

Le indagini della Procura sono scattate dopo una querela sporta da una vittima. Gli investigatori hanno così ricostruito il modus operandi dell’uomo. E’ emerso che l’indagato calvizzanese, interponendosi tra l’Ente erogatore e i destinatari del servizio, era capace di far proseguire l’erogazione dell’energia presso le attività commerciali con le quali aveva concluso i contratti, trattenendo i corrispettivi regolarmente versati dagli ignari utenti, senza corrispondere alcunché all’Ente erogatore. Ha generato così, a loro carico, morosità molto elevate, ammontanti complessivamente ad oltre 1,2 milioni di euro.

Enzo Rosario Trapani, inoltre, per non concentrare i nuovi contratti con l’Ente erogatore su poche società, ne aveva costituito circa 15, stipulando oltre 400 contratti a prezzi convenienti per 182 punti di fornitura. Per evitare le azioni di dunning o di distacco dell’energia elettrica che sarebbero state avviate dalla società di fornitura a causa delle morosità maturate dagli ignari contraenti, aveva inviato tempestivamente all’Ente erogatore richieste di volture di contratto e/o distinte di pagamento contraffatte, attestanti il versamento degli insoluti. In questo modo il truffatore era riuscito.

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