E’ ancora sotto choc la comunità di Afragola per la morte di Tina Cantore, la 28enne deceduta all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dopo un mal di testa. A stroncarla sarebbe stato presumibilmente un’aneurisma.
Afragola sotto choc per Tina Cantore
La tragedia si è consumata martedì 7 febbraio. Tina è al settimo cielo: la mattina ha celebrato la sua promessa di matrimonio con il suo Antonio. In estate i due giovani avrebbero dovuto convolare a nozze. Fervono i preparativi, la famiglia è più unita che mai nell’attesa del lieto evento. Niente lascia presagire la tragedia che sta per travolgere la famiglia Cantore.
Di sera Tina accusa un forte mal di testa, un dolore cranico mai avvertito prima. Lancinante. E’ così forte che i familiari decidono di portarla in ospedale, a Pozzuoli. I medici, dopo averla sottoposta a degli esami, capiscono che occorre intervenire chirurgicamente nell’immediato. Tina viene portata in sala operatoria e operata al cervello. Subito dopo va in coma. Da lì il buio: trascorrono ore e ore di angoscia, durante i quali la sua vita è appesa a un filo. La mattina del 10 febbraio, il drammatico epilogo: il suo cuore cessa di battere. Meno di tre giorni dopo dalla promessa di matrimonio.
La lettera della sorella Anna
La notizia piomba ad Afragola e sulla famiglia Cantore come un fulmine a cielo sereno. Nel giro di poche ore si è passati dalla gioia al dolore della perdita. Una perdita che appare inspiegabile, immotivata. Tina era una persona amata, solare, benvoluta, che non aveva mai sofferto di problemi di salute tali da far pensare a quello che poi le è successo.
La sorella, Anna, nella giornata di ieri ha dedicato su Facebook un lungo post alla sorella Tina. Parole commosse, intrise di amore e disperazione. “Non ci sono parole per il dolore – scrive Anna – hai distrutto il cuore della tua famiglia, sorellina mia. Mi sembra un incubo vivente, i miei momenti indimenticabili con te saranno custoditi nel mio cuore è non continueranno più ad esserci altri nelle mie giornate. Non potrò più vederti. Non potrò più chiamare il tuo nome in casa. Non potrò più fare i grattini che tanto mi chiedevi quasi ogni sera. Non potrò vederti tornare a casa la sera tardi. I tuoi messaggi non li vedrò più. La tua voce non la sento più. Solo dalle registrazioni che mi sono rimaste sul cellulare. Non potrò più festeggiare il tuo compleanno in casa. Ma l’unica cosa che posso fare è portarti viva nelle mie giornate e nel mio cuore. Mi hai stroncata il cuore,con te sono morta pure io. Sei l’angelo più bello. Vola più in alto che puoi. Ti amerò per sempre sorella mia”.