Qualiano. La lotta con i criminali, gli spari e la bimba in fuga: il video della rapina

Entrano come un terremoto. Poi le urla, la lotta corpo a corpo con i criminali, il colpo di pistola che sfiora la proprietaria, la bimba che gattona e scappa nel retro. Sono le immagini agghiaccianti che le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso all’interno della gioielleria “DG Gioielli” in via Giuseppe Di Vittorio. Il colpo è quello del 30 dicembre scorso.

Qualiano. La lotta con i criminali, gli spari e la bimba in fuga: il video della rapina

Sono passate da poco le 9, orario di apertura. La proprietaria dell’attività commerciale, Tania, è da sola con la figlioletta di 3 anni: di improvviso sente il pavimento tremare. Come un terremoto. Comincia a urlare, intuisce che sta per succedere qualcosa di terribile. Nel giro di pochi secondi fanno irruzione dal suolo tre malviventi con volto scoperto. E’ una rapina. La titolare non si muove, ha la figlia in braccio, prova a difendere la cassaforte alle sue spalle.

I tre balordi però sono spietati e non fanno sconti. Ingaggiano subito una colluttazione, la prendono a calci, la spintonano, la minacciano con un martello, del tutto incuranti del fatto che la donna abbia con sé una minorenne. Tania non ha intenzione di cedere. I balordi nel frattempo svuotano la cassaforte e spostano la loro attenzione sulle vetrine. Tania nasconde la piccola sotto il balcone e insegue i rapinatori. Parte un colpo di pistola che la sfiora di pochi centimetri. La banda la blocca, le tira i capelli e la colpisce a colpi di casco per immobilizzarla.

Fin dentro il buco

L’inseguimento prosegue fino al buco praticato nel pavimento. “Se non la smetti, ti uccido”, grida uno dei malfattori nel video rivolgendosi alla ragazza. Intanto la bambina di 3 anni gattona da sola verso una stanza del retro. I carabinieri giungeranno pochi minuti dopo, quando ormai sarà troppo tardi. Attraverso le telecamere de “Le Iene”, la donna ricostruisce tra le lacrime i momenti di terrore vissuti e lancia un appello ai telespettatori nella speranza che possano identificare i malviventi.

Ti potrebbe interessare

Torna in alto