La Madonna che piange sangue e le stigmate della veggente: avviata indagine

Viaggiano da ogni parte d’Italia per assistere al prodigio. A Trevignano, ogni tre del mese, la Madonna piange lacrime di sangue. Il perché avvenga resta un mistero, sul quale la Diocesi Civita Castellana vuole vederci chiaro.

La Madonna di Trevignano che piange sangue

Tutto ha avuto inizio quando la veggente Gisella Cardia affermò di aver ricevuto dei messaggi dalla madre di Gesù e che, secondo alcuni testimoni, in alcuni momenti avrebbe il corpo segnato dalle stigmate, come quelle che aveva Padre Pio. In diversi episodi, secondo la veggente, sarebbe stata testimone oculare della lacrimazione della Madonna. 

I presunti veggenti hanno anche aperto un sito e costituito una associazione per organizzare una visita alla statua si trova fuori dal paese alle porte di Roma. E da cinque anni, ogni 3 del mese, centinaia di fedeli si radunano sul lago di Bracciano per recitare preghiere e ascoltare i messaggi della Vergine.

Cosa dice la Chiesa

Al momento la Diocesi di Civita Castellana ha avviato un’indagine per accertare che il fenomeno sia reale: quattro esperti, un teologo, un mariologo, uno psicologo e un canonista, sono stati chiamati per raccogliere materiale e comprendere se gli eventi di Trevignano hanno carattere soprannaturale.

“La Commissione potrà essere ampliata con altre figure in base alle esigenze dell’inchiesta”, ha fatto sapere monsignor Marco Salvi. Claudia Maciucchi, sindaca di Trevignano Romano, nel respingere il clamore suscitato dalla statua della Madonna che piangerebbe sangue, ha auspicato un chiarimento da parte del Vaticano.

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