Ponticelli. Prima Giuseppe Perna a Pianura, poi Giovanni Sarno a Ponticelli domenica notte, nel rione De Gasperi. Ieri sera Mariolino Barometro, 58 anni, vigile urbano freddato con cinque colpi di pistola in via Grimm. Tre omicidi nel giro di tre giorni, forse con un’unica matrice, quella camorristica.
Le indagini proseguono, serrate. Se la morte di Giuseppe Perna riconduce all’epurazione interna al clan Pesce-Marfella e quella di Giovanni Sarno alla vendetta dei clan Cuccaro o Contini, il brutale omicidio del vigile urbano non ha un retroscena ancora chiaro. Si sa se Barometro è stato sentito dai giudici come persona informata sui fatti in merito ad un’indagine. Questa potrebbe essere una pista investigativa. Ma gli inquirenti non escludono alcune ipotesi. Mariolino prestava servizio presso il giudice di pace di Castel Capuano. Era ben voluto tra i colleghi e il giorno della sua morte era in ferie.
Intanto emergono nuovi inquietanti dettagli sull’esecuzione. Mariolino Barometro, come testimoniano anche le telecamere di videosorveglianza della zona, era fuori alla salumeria di un amico in via Fratelli Grimm, alle 19 e 15, quando ha visto spuntare un uomo incappucciato a bordo di uno scooter. Terrorizzato, ha cominciato a correre, ma il sicaro è sceso dal motoveicolo e ha raggiunto il vigile di spalle colpendolo alla schiena. Cinque colpi in totale sparati contro Mariolino. Sul posto sono giunti dopo la sparatoria gli agenti del commissariato più vicino che hanno chiamato i sanitari del 118. Inutile la corsa al vicino nosocomio di Villa Betania.
Chi ha ucciso dunque il vigile? E perché? Chi sapeva che sarebbe stato lì e a quell’ora? Gli interrogativi si rincorrono anche nella mente dei residenti di Ponticelli e della zona est di Napoli. Se anche un semplice vigile urbano è stato colpito, nessun residente si sente al sicuro. Tutti potrebbero essere colpiti dalla furia omicida di un uomo incappucciato.