Con un’auto-ariete sfondò un cancello ed esplose una sventagliata di mitra contro un edificio per poi dileguarsi. È stato intercettato uno degli autori del raid di via Antica Belvedere, a Cardito. L’uomo, colpito questa mattina da un decreto di fermo, seminò il terrore, insieme ad altre persone, tra i residenti di complesso abitativo al civico 38, lo scorso 5 marzo.
Cardito, raffiche di mitra contro palazzina: preso uno del commando armato
Le accuse vanno dal tentato omicidio al reato di porto e detenzione di arma da guerra. La Procura gli contesta anche il reato di ricettazione e quello di arma comune da sparo, tutti aggravati dal cosiddetto “metodo mafioso”.
Il commando armato, cui faceva parte l’uomo fermato questa mattina insieme ad altri complici non ancora identificati, entrò in azione all’alba. Prima il gruppo sfondò il cancello di ingresso del cortile pertinenziale alla palazzina di residenza delle vittime con un’auto, risultata in seguito rubata; poi esplose almeno 22 colpi con un mitra e 5 con una pistola a tamburo contro le abitazioni. L’obiettivo dei criminali, secondo gli inquirenti, era quello di uccidere le persone che in quel momento si trovavano all’interno dell’edificio. L’agguato, però, fallì perché la palazzina era dotata di vetri blindati che di fatto bloccarono la traiettoria della maggior parte dei proiettili.