Melito. I consiglieri Di Munno, Mottola e Ponticiello: “Ennesima dimostrazione del fallimento dell’amministrazione. A Carpentieri e compagni il governo della città è servito soltanto per accaparrarsi poltrone prestigiose” Ci verrebbe da dire buon lavoro, ma lo abbiamo già fatto nell’aprile del 2014 ed ancora oggi noi, così come tutti i cittadini di Melito, attendiamo un minimo segnale della presenza di una giunta comunale sul territorio. Di nuovo non vediamo assolutamente nulla, visto che ad essere sostituiti sono stati soltanto due assessori dei sei in carica fino a qualche giorno fa.
Non entriamo nelle polemiche interne alla maggioranza ed anzi ci guardiamo bene dal farlo ma alcune puntualizzazioni sono dovute. Ci chiediamo quali meriti abbiano acquisito sul campo i quattro assessori riconfermati, considerato che in due anni non hanno fatto nulla per distinguersi da chi invece è stato rimosso. La presenza di una giunta comunale non si è mai sentita in città, così come del resto quella di un’amministrazione e di un sindaco, troppo impegnati a mantenere gli equilibri interni alla segreteria provinciale del Partito democratico per potersi dedicare agli innumerevoli problemi che attanagliano la nostra città. La distribuzione delle deleghe da parte del primo cittadino potrebbe sembrare fatta a caso ed invece è chirurgicamente voluta. Meglio scombinare le deleghe e regalarle a chi ha bisogno di mesi e mesi per cominciare a capirci qualcosa, così sarà più facile trovare giustificazioni per un fallimento, quello dell’amministrazione Carpentieri, da tempo già sotto gli occhi di tutti.
Restiamo basiti dal fatto che il governo di Melito sia servito, serve e continuerà a servire per il raggiungimento di obiettivi personali che nulla hanno a che fare con la città. Avevamo messo in guardia i cittadini sui reali interessi di determinati personaggi, fattisi in quattro alle comunali del 2013, giurando di scendere in campo per il bene della città, e che invece avevano bisogno del Comune semplicemente per garantirsi un ruolo politico prestigioso e la saldatura di una nobile poltrona. Questa amministrazione sarà ricordata per il fallimento della Melito Multiservizi e per quel debito da 7,5 milioni, cercato ad ogni costo di oscurare, maturato in pochissimo tempo dalla società partecipata che si occupava dei rifiuti.
Abbiamo denunciato questi disastri e continueremo a farlo. Lo abbiamo fatto in un consiglio comunale e ci abbiamo messo la faccia con numerose denunce alla procura della Repubblica, al Prefetto, alla Corte dei conti ed all’Anticorruzione. Abbiamo avuto, dopo anni di silenzi, il coraggio di scoperchiare il vaso della connivenza e dell’omertà.
COMUNICATO STAMPA