Reddito di cittadinanza addio, arriva l’Assegno d’inclusione, misura riservata alle sole famiglie in cui è presente almeno un minore, un disabile o un over 60. Stop però al limite di 7 mesi originariamente previsto dalla legge finanziaria per gli attuali percettori prima del 2024.
Decreto lavoro, ufficiale l’addio al Reddito di Cittadinanza ma stop al limite di 7 mesi
L’Assegno d’inclusione ha un importo economico di base di 500 euro al mese, con l’aggiunta però del rimborso per la componente affitto fino a un massimo di 280 euro.
Ci sono però buone notizie per i percettori del reddito: il contributo infatti continuerà ad essere erogato fino al 1 gennaio 2024, giorno ufficiale di entrata in vigore della nuova misura di sostegno. Nel decreto legge presentato dal governo il 1 maggio è stato quindi eliminato il limite di sette mesi introdotto con la manovra finanziaria. Significa che se si fa richiesta oggi o si percepisce il sussidio già da alcuni mesi, si potrà continuare a beneficiarne per tutto il 2023.
La deroga vale però solo per le famiglie che hanno i requisiti per l’assegno unico d’inclusione: queste dovranno però essere prese in carico dai servizi sociali, in quanto non attivabili al lavoro. Per i cosiddetti occupabili, ossia per quelle persone che non facendo parte di un nucleo che soddisfa i tre requisiti perderanno il Rdc già a fine 2023, vi sarà invece lo Strumento di attivazione.
Come funziona il nuovo assegno di inclusione
La misura, che prevede un assegno mensile di 350 euro, è legata alla partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate, compreso il servizio civile e i lavori socialmente utili.
Per richiedere questo contributo, oltre a partecipare alle attività, occorre non avere i requisiti economici per accedere all’assegno di inclusione, far parte di un nucleo familiare con un ISEE non superiore a 6.000 euro; avere un’età compresa tra i 18 e i 59 anni.