Genova. Cinque colpi di pistola alla schiena della moglie, sorpresa mentre dice al telefono al figlio che intende andare da un avvocato per separarsi. È stata quella frase a fare perdere la ragione a Ciro Vitiello, 65 anni, napoletano di Torre del Greco, ex addetto all’azienda di pompe funebri, incensurato con la passione delle armi e una collezione di quattro pistole, fra cui la Bernardelli calibro 22 con cui ha ucciso la moglie, Rosa Landi, 59 anni, di Palmi (Reggio Calabria). L’omicidio è avvenuto ieri sera dopo le 22 nella casa della coppia, in via Toscanelli, nella periferia di Genova, a Sestri Ponente. A fare deteriorare il rapporto tra i due, che hanno due figli sposati e nipoti, la scoperta da parte della donna, alcuni anni fa, che il marito frequentava spesso prostitute.
Da lì, secondo quanto è emerso dalle indagini sull’omicidio, la decisione di non avere più rapporti sessuali con lui e di rifarsi una vita chiedendo la separazione. Un cambiamento e una chiusura radicale che ha colpito Ciro Vitiello, che ha ricominciato a corteggiare la moglie come non faceva da anni, ma senza esito. Rosa intanto si era iscritta a corsi di ballo, aveva cambiato taglio di capelli e aveva fatto nuove amicizie. Aveva anche un’intensa attività su Facebook dove chattava e postava foto e notizie. Nella casa le liti erano molto frequenti. Ma solo una volta l’uomo era stato violento arrivando a minacciare la donna, come hanno ammesso i due figli, Andrea ed Irene. Nessuno però ha sporto denuncia, come hanno sottolineato in questura, rimarcando che in caso contrario all’uomo sarebbero state subito sequestrate le pistole.
Le armi invece Ciro Vitiello le aveva, e ieri sera hanno contribuito al tragico epilogo della vicenda. Quando l’uomo ha sentito la moglie dire al telefono al figlio di volere andare da un avvocato per separarsi, l’uomo ha perso la ragione: ha impugnato una delle pistole che di solito usa nei poligoni, l’ha raggiunta nella sala del telefono e le ha sparato cinque colpi alle spalle. Il figlio e la nuora, che erano in viva voce con Rosa, hanno sentito i colpi. E il padre, sempre al telefono, ha detto loro: «ho ammazzato la mamma, voleva lasciarmi». È scattato l’allarme alla polizia e ai medici del 118 ma è stato troppo tardi per salvare Rosa Landi.
fonte Il Mattino.it