I carabinieri di Milano, impegnati nelle attività di indagine dell’omicidio di Giulia Tramontano, hanno sequestrato il ceppo di coltelli che si trovava sul forno della cucina nella casa a Senago dove viveva la vittime insieme al suo compagno e una tanica di benzina che dovrebbe essere quella utilizzata per dar fuoco al cadavere di Giulia.
Sequestrato il ceppo di coltelli nella casa di Impagnatiello
Gli inquirenti, inoltre, hanno rilevato nuove tracce ematiche e biologiche nell’abitazione della coppia soprattutto nel salotto e in cucina dove Impagnatiello ha raccontato di aver ucciso la compagna. Altre tracce ematiche e segni di trascinamento sono stati trovati, insieme alla cenere, sulle scale che portano al garage.
Nella giornata di ieri il trentenne avrebbe indicato dove trovare i documenti della donna: i carabinieri hanno recuperato la patente e alcun carte di pagamento in un tombino del parcheggio della stazione di Comasina. Non è stato però trovato il cellulare della giovane.
Per la Procura inoltre Impagnatiello avrebbe pianificato l’omicidio. Tutti questi elementi potrebbero peggiorare la situazione del 30enne. Alessandro, infatti, avrebbe già fatto alcune ricerche su Google nei giorni precedenti del delitto. Dunque, l’aggravante della premeditazione che era stato escluso all’inizio, potrebbe essere nuovamente preso in considerazione.
Alla luce di queste nuove prove, la situazione potrebbe ribaltarsi: il trentenne avrebbe cercato su Internet anche gli effetti del veleno per topi. Una confezione di questa sarebbe stata trovata proprio in casa durante i sopralluoghi.