Pomigliano, clochard ucciso a botte: 16enni incastrati dai video sui social

Scene di violenza, con foto che ritraggono coltelli e bastoni: tutto pubblicato sui social, tra cui anche filmati in cui i due 16enni, fermati per l’omicidio di Friederick Akwasi Adofo, il clochard preso a botte a Pomigliano d’Arco, indossavano indumenti simili a quelli che avevano addosso i due aggressori al momento del pestaggio.

Pomigliano, clochard ucciso a botte: 16enni incastrati dai video sui social

I presunti killer sono stati identificati grazie all’incrocio con un monitoraggio sui social. I primi indizi sono stati raccolti attraverso un video estrapolato dalle telecamere presenti nella zona in cui la vittima è stata soccorsa. Ma decisive sono state altre immagini in cui è stato possibile vedere gli indumenti e i volti dei due minorenni. Adesso sono entrambi a disposizione del pm Raffaella Tedesco della procura dei Minorenni: sono in stato di fermo; l’accusa mossa contro di loro è di omicidio volontario, dai futili motivi e dalla crudeltà. 

Il filmato, raccapricciante, mostra due persone che, dopo aver colpito al volto l’uomo, continuano a sferrare calci e pugni, la maggior parte indirizzati al capo, quando ormai la vittima era immobile a terra. Friederick, soccorso in strada, morirà in ospedale per un grave trauma cranico ed emorragia cerebrale.

Ritornando alle indagini, i Carabinieri – grazie al primo filmato visionato – hanno poi raccolto ulteriori immagini impresse nei sistemi di videosorveglianza della città che ha permesso di ottenere ritratti sempre più nitidi dei relativi volti degli aggressori. Il confronto, poi, con foto e video pubblicati dai due adolescenti sui rispettivi profili social ha consentito agli investigatori di individuarli subito.

Dai canali social dei due ragazzi è, inoltre, emersa anche la presenza di contenuti che esaltano la violenza, con immagini di armi. Una volta intercettati, i Carabinieri hanno infine perquisito le abitazioni degli indagati: all’interno hanno così trovato gli indumenti che i 16enni avrebbero indossato al momento dell’aggressione.

 

Ti potrebbe interessare

Torna in alto