L’uomo scomparso da ieri pomeriggio è Antonio Iavarone. E’ suo il corpo ritrovato carbonizzato nella vettura in via Ripuaria? I carabinieri non confermano e non smentiscono. Alcuni particolari coinciderebbero come il ritrovamento della protesi al ginocchio. Ma fin quando non ci sono risultati scientifici certi i militari non si sbilanciano e restano sul vago. Ora resta da scoprire il movente e gli assassini. Perché l’uomo è stato ucciso? Chi l’ha ucciso? Si tratta di camorra? Nulla è certo per adesso. Certo l’efferatezza del delitto fa pensare a criminali navigati, solo che a distogliere da questo pensiero è il ritrovamento della pistola. Chi lascerebbe mai l’arma del delitto accanto al cadavere? E pure vero che la matricola della pistola è abrasa quindi sarà difficile risalire al proprietario, ma chi si libererebbe mai di un’arma in questo modo e perché? Tanti, troppi dubbi si celano intorno a questa vicenda.
L’uomo scomparso, ammesso che sia la vittima, ha dei piccoli precedenti penali, ha una compagna e due figli. La madre della convivente è la proprietaria delle vettura. Il giovane sarebbe quindi il genero. Ma non ci sono conferme. I carabinieri attendono gli esami del Dna con quel che è rimasto del corpo. Sulla scena del delitto non c’erano indumenti né null’altro, ma solo importanti e fondamentali tracce di sangue che potrebbero far giungere all’identità del cadavere carbonizzato.
12.00
Il corpo dell’uomo carbonizzato, forse un 32enne di Villaricca legato al mondo dello spaccio della droga, è al secondo Policlinico di Napoli per l’autopsia. Le indagini si concentrano tutte sulla protesi ritrovata dietro al cofano. I militari dell’arma stanno tentando di risalire al numero di matricola del supporto per capire a chi appartenesse. L’intervento chirurgico, che lo ha reso claudicante, è avvenuto qualche anno fa e gli attuali amici e la donna, proprietaria della macchina, non ha saputo fornire dettagli utili sul modello dell’aggeggio.
Le ipotesi si restringono e pare che i carabinieri stiano battendo la pista della camorra o comunque di criminali senza scrupoli. L’efferatezza dell’omicidio conducono a tali tipi di ragionamento, ma per adesso nessuno si sbilancia. Smentite, ma non del tutto, l’ipotesi che l’uomo fosse legata alla proprietaria della vettura.
06.02.14
Un cadavere carbonizzato è stato ritrovato poche ore fa a Giugliano in via Ripuaria. Il corpo all’interno del bagagliaio.Sul posto i carabinieri della locale compagnia sono intervenuti, insieme ai vigili del fuoco a seguito dell’incendio di un’auto. Sono ancora in corso indagini per identificare il morto e accertare le cause. La scoperta è stata fatta alle 17. Ad avvisare i carabinieri una telefonata anonima. L’auto a poche decine di metri dal luogo dove si trova un locale, il bar “Blue Moon”. Il medico legale fa sapere che il corpo non è riconoscibile. L’auto, una Renault Megane di colore bianco, è intestata a una donna incensurata di Varcaturo e non risulta rubata. La famiglia della donna non ha precedenti nè legami con la criminalità organizzata. I parenti, stando alle prime verifiche, sono tutti in salute. Le ipotesi in campo sono le più svariate. Ed è giallo. Di chi è il corpo ritrovato nel bagagliaio e chi ha telefonato i carabinieri per avvertire?
Le ultime ipotesi pare si siano focalizzate nell’ambito famialiare. Ancora però non si hanno notizie certe. Quello che è sicuro e’ che una pistola e’ stata trovata sotto il corpo della vittima. La macchina era intestata ad una donna ma era in uso ad un uomo che al momento e’ irreperibile. La vittima e’ stata sparata in testa.