Denatalità in Italia, tra vent’anni Napoli perderà 130mila abitanti

La denatalità prosegue anche nel 2023: secondo i primi dati provvisori a gennaio-giugno le nascite sono circa 3.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. L’Istat conferma che nel 2022 le nascite sono state sotto quota 400mila, esattamente 393mila.

Denatalità in Italia, tra vent’anni Napoli perderà 130mila abitanti

Il numero medio di figli per donna scende a 1,24, evidenziando una lieve flessione sul 2021. Stabile a 31,6 l’età media alla nascita del primo figlio, sale a 41,5% la percentuale di nascite fuori dal matrimonio era 39,9% nel 2021.

L’Istat sottolinea che dal 2008, anno in cui il numero dei nati ha registrato il più alto valore dall’inizio degli anni Duemila, i nati residenti in Italia sono sistematicamente diminuiti. A diminuire sono poi soprattutto le nascite all’interno del matrimonio, circa 10mila in meno rispetto al 2021 e 233mila in meno nel confronto con il 2008.

Ci sarebbe dunque una tendenza del paese a un veloce spopolamento. Al Nord non ci sarebbe una importante perdita di popolazione al sud, invece, il calo è più marcato nelle città di oltre 100mila abitanti. Ciò che influisce è anche il tasso migratorio sia verso l’interno che verso l’estero nelle città del sud e nelle isole. Secondo una tabella diffusa dal Messaggero, nel giro di vent’anni Napoli perderebbe oltre 130mila abitanti, Milano 107mila, Giugliano si ritroverebbe con circa 6mila cittadini in meno. Un dato da non sottovalutare perché il rimpicciolimento delle città equivale a meno attività produttive, meno scuole e meno servizi oltre che una popolazione più anziana.

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