Il vigile che timbrava in mutande deve essere reintegrato e risarcito

Il suo caso fece scalpore divenendo noto in tutta Italia. La sua foto mentre timbrava il cartellino in mutande fece scalpore. Oggi Alberto Muraglia, ex vigile di Sanremo, dovrà essere reintegrato dal Comune e gli spetta anche un risarcimento.

L’uomo passò alla ribalta della cronaca perché immortalato dalle videocamere della Guardia di Finanza mentre timbrava il cartellino in slip. L’accusa per lui fu di truffa e infedele timbratura e gli costò il licenziamento.

Reintegrato il vigile filmato a timbrare in mutande

Ora non solo dovrà essere reintegrato dal Comune, ma gli spetta, a titolo di risarcimento del danno, la retribuzione globale dal giorno del licenziamento a quello dell’effettiva reintegra, dedotto quanto percepito per lo svolgimento di altre attività lavorative. E’ quanto stabilito dalla sezione lavoro della Corte d’Appello di Genova.

La Corte d’Appello di Genova ha accolto il ricorso di Muraglia contro la sentenza del 2016 del giudice del lavoro di Imperia che aveva confermato il licenziamento. Il vigile era finito a processo a seguito dell’operazione Stachanov della Guardia di Finanza sul presunto assenteismo dei dipendenti del Comune di Sanremo. L’indagine che lo ha coinvolto aveva portato nell’ottobre del 2015 agli arresti domiciliari di 43 persone, sotto inchiesta un’altra ottantina.

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