Il Napoli alla ricerca della sua natura, Una squadra che subisce tanto e spesso non riesce ad essere pericolosa con continuità
Dopo il pareggio di domenica e soprattutto dopo un primo tempo horror Garcia ritorna sulla graticola. La prestazione del Napoli con pregi e difetti lascia tanti dubbi, da capire se questo Napoli è la squadra distratta e impaurita del primo tempo o quella dinamica e offensiva del secondo. Tanti i dubbi che lasciano anche i 3 cambi a fine primo tempo, chiaro segnale che qualcosa nelle scelte iniziali andava visto. Garcia sembra voler solcare una strada verso un totale sdoganamento del Napoli al 4-3-3, la volontà e forse l’esigenza di offrire nuovi scenari tattici ad una squadra che fa spesso in entrambi le fasi. Impossibile negare come il Napoli passando momentaneamente al 4-4-2 abbia riacquisito profondità, palleggio, ritornando ad essere offensiva e soprattutto come sia riuscita a saper trovare spazio da destinare alla creatività dei singoli, vedi le prestazioni di Politano, Raspadori e Kvaratskhelia. Ritornando ai difetti è evidente ormai che il Napoli di Garcia sia una squadra che spesso subisce tanto e non soltanto in termini di gol. Il Milan domenica dopo essere andato in vantaggio ha dato l’impressione di poter dominare al Maradona dinanzi ad una squadra incapace di reagire. Segnale poteva essere già gli ultimi 20 minuti della sfida con il Verona, l’Union non è stato un evidente banco di prova date le difficoltà della squadra tedesca.
Garcia ha un mini-ciclo in cui il pareggio non è previsto: perché gli avversari sono tutti in zona retrocessione, sia che si parli di Serie A, sia di Champions e nello specifico di Bundesliga. Infatti la Salernitana è ultima e non ha mai vinto una gara, l’Union Berlino perde costantemente da dieci gare consecutive e l’Empoli è la squadra del massimo campionato italiano col maggior numero di sconfitte: 7 su 10. Tutto ciò premesso se non arriveranno queste tre vittorie la posizione del tecnico francese da precaria diventerebbe insostenibile.