Dopo Tina e Tony Colombo, anche Vincenzo Di Lauro resta in carcere

Vincenzo Di Lauro resta in carcere. A confermare la misura cautelare e l’impianto accusatorio della Dda è il tribunale del Riesame di Napoli.

Dopo Tina e Tony Colombo, anche Vincenzo Di Lauro resta in carcere

F2, secondogenito di Ciruzzo o’ Milionario, è stato arrestato dai Carabinieri del Ros e del comando provinciale nell’ambito di un’inchiesta della Procura sugli investimenti illeciti del clan di Secondigliano. Coinvolti anche Tina Rispoli e Tony Colombo, entrambi già in carcere. 

Ieri, il Tribunale del Riesame ha accolto parzialmente le istanze dei legali di F2. In particolare il giudice non ha ritenuto sussistenti l’ipotesi relativa all’esistenza di un’associazione autonoma finalizzata alla turbativa d’asta e due su quattro reati relativi agli stupefacenti.

Le restanti accuse, relative al ruolo di vertice del secondogenito di Paolo Di Lauro nell’ambito della cosca criminale e anche nelle associazioni finalizzate al traffico di contrabbando, di droga e nel reimpiego dei soldi, ottenuti grazie a quelle attività lecite e illecite, sono state confermate. Pertanto Vincenzo Di Lauro è rimasto in carcere, nonostante il Riesame abbia disposto la scarcerazione – ma solo formale – in relazione alle ipotesi ritenute insussistenti.

Anche Tony e Tina in carcere

La decisione del giudice del Riesame arriva a pochi giorni da quella adottata nei confronti di Tony Colombo e prima di loro due di Tina Rispoli. Quello che viene contestato ai coniugi è di aver appoggiato i Di Lauro, come precisa la DDA, di aver “finanziato le iniziative economiche legali (imprenditoriali nel campo della commercializzazione di abbigliamento, di prodotti alimentari e di bibite anche con marchi propri) ed illegali (sigarette di contrabbando e stupefacenti) del clan e riferibili a Vincenzo Di Lauro quale esponente apicale.

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