Giugliano. Oltre 2mila anni e non sentirli. E’ in un perfetto stato di conservazione la tomba affrescata ritrovata nelle scorse settimane a Varcaturo, sulla fascia costiera di Giugliano, durante i lavori per la nuova condotta idrica in un’area di terreni coltivati a ridosso di via Ripuaria.
Il sito è stato subito ribattezzato come la tomba del Cerbero, come l’infernale cane a tre teste raffigurato. Sull’altra parete ci sono invece ci sono altre figure mitologiche come gli ittiocentauri. Attorno alla tomba a camera principale della necropoli, gli scavi hanno già condotto alla scoperta di altre sepolture con riti diversi, sia ad inumazione che ad incinerazione.
Il team di archeologici a lavoro, guidati dalla Soprintendenza per l’Area Metropolitana di Napoli, ha già portato alla luce diversi reperti come urne cinerarie, anfore e piccoli contenitori di unguenti. Le indagini archeologiche sono però solo all’inizio e potrebbero emerge altri tesori, come spiega ai nostri microfoni il titolare di “Ares Archeologia”. Ci sarebbero stati più livelli di frequentazione, in un arco cronologico di almeno quattro secoli, dall’età repubblicana a quella imperiale romana.
L’obiettivo per il futuro è quello di rendere il sito visitabile e creare un tour insieme alla vicina Liternum.
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