Costringeva titolari di ditte edili a versargli delle somme di denaro invocando la propria appartenenza ad organizzazioni camorristiche. Almeno quattro gli episodi ricostruiti, che hanno interessato palazzi storici del centro di Napoli in ristrutturazione. In manette, questa mattina, P. G., ritenuto gravemente indiziato di estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso.
Pizzo ai cantieri dei palazzi storici “per gli amici di Napoli”: preso estorsore
Il provvedimento è stato eseguito dalla Squadra Mobile, dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli e dalla Sezione Operativa di Napoli dei Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, che hanno svolto congiuntamente le indagini.
Gli episodi tra settembre 2022 e aprile 2023, presso i cantieri relativi ai lavori di ristrutturazione di “Palazzo Maddaloni” in Via Maddaloni e “Palazzo Serra di Cassano” in Via Monte di Dio.
Richieste da 15mila euro
Secondo gli inquirenti, l’indagato avrebbe chiesto del denaro (15mila euro) al titolare della ditta edile che stava eseguendo i lavori in entrambi i siti, facendo intendere di appartenere alla camorra locale. Non aveva fatto nomi, ma aveva usato una delle formule classiche: veniva, aveva detto, per conto degli “amici di Napoli”.
Un altro tentativo di estorsione ha interessato invece un palazzo storico, presente nella centralissima Piazza Municipio. In questa circostanza l’indagato, affermando di essere legato al clan dei Quartieri Spagnoli, avrebbe intimato a un imprenditore, la cui ditta era incaricata dei lavori di ristrutturazione dell’edificio, di consegnare una somma di denaro non quantificata. Evento, questo, non verificatosi per cause indipendenti dalla sua volontà.