Filippo Turetta non è in isolamento: insulti all’arrivo in carcere

Ha trascorso la prima notte in carcere a Verona Filippo Turetta, lo studente di Ingegneria accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin.

Il giovane che è stato trasferito ieri dalla Germania dove era stato ritrovato, non è in isolamento ma nel reparto infermeria con un altro detenuto dove dovrà rimanere per qualche giorno, sottoposto alle valutazioni psicologiche e psichiatriche prima di essere trasferito nella sezione “protetti”, quella per i detenuti per reati a “forte riprovazione sociale” che, a loro tutela, non devono avere contatti con persone in carcere per altre tipologie di reati.

Turetta in carcere a Verona

Il giovane ieri è stato poi scortato fino all’istituto penitenziario di Verona. E’ giunto in Italia con catene a mani e piedi, come si usa per tutti gli accusati di omicidio in Germania. Filippo Turetta, ha detto Joerg Martienssen, portavoce della polizia aeroportuale di Francoforte sul Meno “si è comunque dimostrato calmo e collaborativo”.

All’arrivo nel penitenziario è stato insultato da alcune persone che attendevano il suo passaggio. “Sei un maledetto”, hanno gridano mentre l’auto che lo portava in carcere entrava veloce nell’istituto di pena.

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