Si potrebbe essere ad una svolta per le indagini sull’accoltellamento del ragazzo 17enne di Ponticelli avvenuto lo scorso sabato sera alla Galleria Umberto I di Napoli.
Napoli, 17enne accoltellato in Galleria per aver parlato con l’ex di un altro: uno degli aggressori si “incastra” da solo su TikTok
Uno dei presunti otto aggressori che hanno accerchiato la vittima avrebbe postato su Tik Tok un video nel quale si vanta di sentirsi orgoglioso quando «ti faccio paura». Un passo falso che potrebbe consentire agli inquirenti – nel cui mirino sono finiti dei giovanissimi di Marianella – di ricostruire le dinamiche dell’accaduto. Il video dopo la fuga di notizie è stato rimosso dalla piattaforma ma oramai era troppo tardi.
“Rieducare è la parola d’ordine”
“Crediamo che a questo punto gli aggressori abbiano le ore contate. Io e la madre di Francesco li abbiamo esortati a costruirsi, non lo hanno fatto. Sarebbe meglio per loro consegnarsi alle forze dell’ordine di loro spontanea volontà, altrimenti sarà peggio, tanto comunque verranno presi – commenta il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che già aveva denunciato l’episodio ed offerto il proprio supporto alla madre della vittima -. C’è da porsi una domanda: possono i nostri ragazzi, quelli perbene, che studiano, lavorano, rispettano le regole, continuare a vivere in questo clima di terrore ed essere soggiogati da chi fa della violenza il proprio credo la a propria ossessione, tanto da essere motivo di vanto sui social?”
Borrelli ha poi concluso: “Qualcosa, cioè molto deve cambiare. Rieducare, questa è la parola d’ordine. Per farlo: interventi sulle famiglie dei ragazzi violenti, pene molto più severe, riforma delle leggi e contrasto alla mentalità omertosa che sta uccidendo Napoli”.