Ucciso per aver insultato i vertici del clan Abbinante. Gli agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto A.F., soggetto legato al clan Abbinante, ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio aggravato da futili motivi e dal metodo mafioso in danno di Vincenzo Ardimento avvenuto nel 1999, a Napoli in via Fratelli Cervi, nei pressi dei porticati del Lotto T/B, nel periodi della prima faida di Scampia.
Scampia. “Gli Abbinante sono dei cafoni”, ucciso dopo gli insulti al clan
In particolare, l’attività diretta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha consentito di raccogliere dichiarazioni da diversi collaboratori di giustizia.
Sulla scorta di quanto ricostruito, all’esito dei riscontri effettuati dalla Squadra Mobile, sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico del destinatario del provvedimento cautelare: l’indagato avrebbe ucciso Vincenzo Ardimento perché “colpevole” di aver insultato gli Abbinante definendoli dei “cafoni”.